Smithsonian, dove gli Usa
rileggono il passato
I musei Smithsonian (arte, aerospazio, naturale, degli archivi etc.) sono una esperienza inclusiva, l'autonomia delle culture che convivono nella capitale degli USA.
Viaggio nella parte occidentale dell'isola, fra belle spiagge e orde di turisti. La trasparenza del mare e i disagi, da Elafonissi a Chania, da Loutro a Paleochora...
La vie en rose è irta di spine. Anche e soprattutto in quell’angolo di paradiso che si adagia intorno a Grasse, la capitale mondiale dei profumi, in piena Provenza. È qui che si dipana, in questa serie Netflix, la storia di Alba, giovane madre in fuga, insieme al figlio Leo, da un passato davvero complicato.
Le parole non rendono. “La voce di Hind Rajab”, Leone d’argento Gran premio della Giuria a Venezia, va solo visto, con tutta la sofferenza e lo strazio che comporta l’udire la voce di una bambina di cinque anni che, sempre più flebile, chiede inutilmente ragione di quello che le sta accadendo, a Gaza.
Un’America da sghignazzare e da piangere, molto, in tutti e due i casi. “Una battaglia dopo l’altra” è un capolavoro. Tra suore guerrigliere e suprematisti bianchi, un vecchio rivoluzionario stordito e un colonnello strepitosamente idiota e muscolato, caccia ai migranti e nuove resistenze, l’eclettico Paul Thomas Anderson sforna una croccante satira sociopolitica con dramedy familiare che inchioda alla poltrona. Il tutto in un magico equilibrio d’interpreti uno più azzeccato dell’altro, da DiCaprio a Benicio Del Toro a un Sean Penn assoluto.
Se per secoli il dubbio amletico sull’essere ha dato filo da torcere ai filosofi, dubbiosi sulla "raison d'être" del genere umano, l'avvento dell'Intelligenza Artificiale rende decisivo il quesito: “Come andrà a finire?” Una domanda poliedrica, applicabile in infiniti contesti; dall’economia alle guerre, dalla cronaca quotidiana alla conduzione dei talk show.
Il juke-box ha condotto tra la fine dei Cinquanta e tutti i Sessanta molti ragazzi italiani a sospettare che essere colonizzati dagli Usa non comportava solo svantaggi. Il juke-box slegava i corpi di figliuoli e figliuole, li smilitarizzava dopo i tempi delle adunate per Balilla e Piccole Italiane, incrinava l’ingessatura clerical-scudocrociata. E li mixava, quei corpi sempre più svelati, fin dal bar sottocasa con l'innesco di ritmi nuovi, swing e sincopi beat davanti a un Wurlitzer o un Ami Continental.
La loro terra non ha confini precisi. È una regione alla confluenza di quattro nazioni dalla forte identità: Norvegia, Svezia, Finlandia e Russia. È l’unico popolo indigeno riconosciuto in Europa, e non chiamateli Lapponi. Il termine svedese Lapp significa pezza-toppa-stracci, chiamarli Lapponi equivale a insultarli come straccioni. Sápmi è il nome della loro terra,
Alla scoperta di un paesino che nel '600 fu avamposto commerciale della Scozia, che la rese per due secoli il principale porto per il commercio (soprattutto di lana, ma non solo) di quel paese in Europa. Molti scozzesi vi si trasferirono, portando le loro abitudini, usi e costumi. Si arrvarono a contare circa 300 scozzesi a Veere sul totale dei 3000 abitanti. Per due secoli la comunità ebbe autonomia, una propria chiesa, privilegi fiscali e leggi proprie.
I musei Smithsonian (arte, aerospazio, naturale, degli archivi etc.) sono una esperienza inclusiva, l'autonomia delle culture che convivono nella capitale degli USA.