fEV lOGO

ALTRITEMPI
STORIE DAL PASSATO DELLA PROVINCIA ITALIANA

di GIUSEPPE CASCIARO



L'asino e lo sposalizio

Bastava poco a farmi uscire di casa quando ero un bambino. Il richiamo di corvi, taccole e cornacchie che cercavano cibo sui tetti e sui balconi di Cirria prima di andare a posarsi sui nidi in fondo alla valle dei mulini o sugli alberi che incorniciavano le strade della Costa; lo sportello di una macchina sbattuto con forza, segno di delusione o di una consapevolezza amara (...) oppure il rumore degli zoccoli di un asino che pigramente affrontava via Piave, prima di una dura giornata di lavoro o dopo lunghe traversate tra paese e collina con addosso un carico spesso superiore alle sue capacità.

Il telefono, la tua voce (in casa nostra)

Da piccolo ascoltavo con attenzione gli squilli che annunciavano l’arrivo di una telefonata. Ne ascoltai così tanti che alla fine riuscii a capire dall’intensità del primo di essi se si trattava di una urbana, di una interurbana oppure di una chiamata che veniva dall’estero. Il nostro telefono 'serviva mezzo paese, Corigliano Calabro.

La ruota di scorta e il primo appuntamento

In quel tempo, quasi in concomitanza con la nascita dell’appuntamento, compresi che la mia età – diciotto anni appena compiuti e una patente B presa da poco - reclamava un’attenzione diversa. Così, sentendo addosso la fine della mia adolescenza, pensai che fosse arrivato il momento di cambiare un po’ di cose; e un pomeriggio comunicai a mia madre una serie di novità che riguardavano la mia vita quotidiana.

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