La crescita di auto elettriche nel mondo ha subito un rallentamento negli ultimi 12 mesi. E negli ultimi anni il prezzo medio di queste auto in Europa, Cina e USA ha registrato un deciso calo, di fronte a un aumento medio dei listini delle vetture con motore endotermico. In Italia una vettura “alla spina” costa il 25% in più di una tradizionale, ma dall’anno in corso il gap è destinato a ridursi per l’arrivo sul mercato di diversi nuovi modelli con prezzi inferiori ai 30mila euro.
Sono queste le principali osservazioni proposte da uno studio di JATO DYNAMICS (società che fornisce dati e analisi sul mondo automotive) - “Il prezzo giusto dell’auto elettrica” - presentato a Roma in occasione della partenza da piazza San Pietro della quinta edizione di “From 100% to 5%”, la più grande prova comparativa europea, organizzata da Motor1.com e InsideEVs per misurare l’efficienza delle auto elettriche. Si sono confrontate sul Raccordo Anulare 12 vetture elettriche: Alfa Romeo Junior; Citroen eC3; Ford Explorer; Hyundai Inster; Kia EV3; Lancia Ypsilon; MINI Aceman; Omoda 5 EV; Renault 5; Skoda Elroq; Smart #1; Volvo EX30. I risultati del test saranno resi noti il prossimo 10 febbraio. La partenza della prova è stata anche occasione per un confronto tra i rappresentanti delle Associazioni automotive sui temi strategici della transizione verso la mobilità elettrica.

Lo studio, come si ricordava, afferma che la crescita di auto elettriche nel mondo sta rallentando: se dal 2019 al 2023 si è registrato un balzo da 1,4 a 7,4 milioni di unità, nei dodici mesi successivi le cosiddette BEV sono aumentate “solo” di 1 milione e 200mila unità. In questo mercato il 51% dei veicoli è realizzato da costruttori cinesi, il 22% da brand americani, il 18% da marchi europei. Il report aggiunge che negli ultimi anni il prezzo medio delle auto elettriche in tutto il mondo ha fatto segnare un calo netto, mentre aumentavano i prezzi di listino delle vetture con motore endotermico: nell’Eurozona, in particolare, il prezzo medio al dettaglio delle auto elettriche è diminuito del 15% tra il 2018 e il 2024, mentre quello delle vetture diesel o a benzina è cresciuto del 7%. Trend simile negli USA, con una riduzione ancora più significativa dei prezzi delle BEV (-25%).

In Italia - sostiene il report - dove la quota di immatricolazioni resta bloccata al 4%, ben al di sotto della media europea, complice l’assenza di prodotto nei segmenti A e B, il prezzo medio al dettaglio delle auto elettriche è aumentato invece del 14% in sei anni. Un incremento spiegabile anche con la maggiore disponibilità, oggi rispetto al 2018, di veicoli più costosi. Focalizzandosi sui dati dei segmenti auto A e B, appare evidente come a fronte di una contrazione dell’offerta di modelli con motore tradizionale (passati da 42 a 22 unità in soli sei anni), sia invece in atto una crescente diffusione di vetture elettriche, passate dagli 8 modelli disponibili nel 2018, ai 13 dello scorso anno. E il 2025, sperano i produttori, potrebbe essere l’anno della svolta, con l’arrivo sul mercato italiano di diversi modelli nei segmenti A e B, con un costo di listino inferiore ai 30mila euro, destinati a segnare un’inversione di rotta.

Stando allo studio di JATO, le vetture elettriche sul mercato italiano risultano più costose del 25% (nel 2023 la percentuale era del 36%) rispetto a quelle “endotermiche”. I progressi compiuti finora in Occidente sul fronte dell’offerta e della riduzione dei prezzi appaiono di poco conto se paragonati a quanto accaduto negli ultimi anni in Cina: oggi il prezzo medio al dettaglio di un’auto elettrica comprata in Italia è superiore del 126% rispetto a quello di una vettura acquistata in Cina. Il prezzo medio di una vettura elettrica in Italia è oggi di 67.058 euro, poco sopra la media europea (62.709 €) e degli USA (62.044 €), molto distante dalla Cina (29.682 €).