MAPPE LIPU:
ECCO L'IMPATTO
DELL'EOLICO
SUGLI UCCELLI

Si chiama "Sensitivity mapping for Renewable Energy in Italy". È lo studio che la Lipu, la Lega italiana per la protezione degli uccelli, ha realizzato insieme con Birdlife International, e che segnala l'impatto che gli impianti eolici di terra (on shore) e sul mare (off shore) hanno/avranno rispettivamente su 44 e 26 specie di volatili. La Lipu mette le mappe a disposizione delle regioni e dell'opinione pubblica alla vigilia delle decisioni con cui le medesime regioni individueranno le aree idonee/non idonee per l'installazione di nuovi impianti eolici.

L'associazione ambientalista invoca "rispetto" per la biodiversità, e una programmazione che permetta di "evitare i danni del passato". La ricerca, realizzata con l'ausilio di esperti italiani e stranieri, è uno strumento per ragionare anche sull’incremento dell'eolico previsto da 'Fit for 55' (il pacchetto di normative in allestimento in Europa per il conseguimento dell'obiettivo UE di ridurre le emissioni di almeno il 55% entro il 2030) e 'Repower Eu' (il piano presentato nel 2022 dalla Commissione europea per porre fine alla dipendenza dell'Unione dai combustibili fossili della Russia), nonchè dal Pniec italiano (il Piano integrato per l’energia e il clima).



La prima mossa dello studio è stata la messa a punto di una lista di 44 specie ornitiche sensibili per gli impianti onshore e 26 per quelli offshore, ossia delle specie a maggior rischio di impatto diretto (per esempio le collisioni) e indiretto da parte degli impianti eolici.

L’analisi della distribuzione geografica di queste specie ha consentito di analizzare la sensibilità del territorio italiano in ciascuna delle centinaia di celle di 25 chilometri quadrati individuate dalla metodologia.



L’analisi del grado di naturalità di queste celle definisce il quadro della sensibilità del territorio italiano in materia di avifauna fornendo indicazioni che la Lipu giudica "cruciali" per lo sviluppo di impianti futuri più sicuri e meno impattanti. "Pianificare per una maggiore sostenibilità dell’eolico non solo è possibile ma è anche indispensabile - sostiene Alessandro Polinori, presidente della Lega -. La storia dell'eolico in Italia ha seguito, sino ad oggi, la strada contraria: assenza di pianificazione, disconnessione tra questione climatica e conservazione della biodiversità e degli ecosistemi e forti conflitti sociali. È una pagina che dobbiamo voltare".

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