FIRENZE
VIALI APERTI
SULLA STORIA
DEI MEDICI

C'è ancora un posto segreto da scoprire, un giardino mai visto: si trova a Firenze ed è l'ultimo giardino dei Medici. Siepi di bosso e di alloro, alberi di corbezzolo, lecci, piante di limoni, di aranci amari, persino un orto e un prato incolto ai lati di fontane e una grotta dove c'erano giochi d'acqua. È il giardino all'italiana di Villa La Quiete, finalmente aperto al pubblico per la prima volta nella sua storia, dopo quattro anni di studi e di restauri da parte dell'università del capoluogo toscano e grazie ai fondi del Pnrr. Dieci aiuole davanti a una grande terrazza e a una limonaia: perfette le geometrie tra gli antichi vasi in cotto dell'Impruneta e le urne di spugna che ospitano il “giardino dei fiori”.



Situato sulle colline di Castello, ai piedi di Monte Morello, a nord della città, a pochi minuti dal centro ma fuori dal tempo, questo spazio verde racchiude secoli di storia, arte e silenzio. Il giardino conserva perfettamente l'impianto settecentesco voluto e progettato dalla granduchessa Anna Maria Luisa de' Medici, l'Elettrice Palatina, ultima erede della dinastia medicea (muore il 18 febbraio 1743). Rimasta vedova e senza figli, dalla Germania era tornata, nel 1717, a vivere nel Granducato, ma agli agi della corte di Palazzo Pitti - dove c'era suo fratello Giangastone - ha spesso preferito l'appartata armonia di Villa La Quiete dove coltivava rose, gelsomini, tulipani, narcisi e giacinti.

Ora, per la prima volta, il pubblico può camminare in quegli stessi vialetti di sassi da lei tanto amati - lei che rese pubblico vincolandolo a Firenze, allora Granducato di Toscana, l'inestimabile patrimonio artistico e culturale della sua famiglia - e scoprire angoli rimasti intatti nei secoli.



Non è solo un giardino, è una pagina viva della storia fiorentina che torna a respirare. La riapertura fa parte di un più ampio progetto culturale promosso dal sistema museale di ateneo dell'Università di Firenze che gestisce lo spazio verde della villa e ne tutela il patrimonio artistico e botanico (la proprietà è della Regione Toscana). Le visite guidate - su prenotazione - permettono di esplorare anche alcune stanze affrescate di Villa La Quiete. Il corpo centrale dell'edificio risale al Quattrocento, quando era palagio di campagna della famiglia Orlandini, poi passata ai Medici. Il giardino è stato anche luogo di meditazione e svago per le monache di San Giovanni Battista e per le nobildonne dell'epoca. È un luogo caratterizzato da una forte impronta femminile anche nel periodo precedente a quello di Anna Maria Luisa: la villa venne infatti sviluppata da Leonora Ramirez Montalvo che a metà del Seicento fonda lì una congregazione laica di pie donne che prediligono una vita ritirata e si lavorano dell'educazione delle giovani di alto rango.



Più avanti, negli anni Trenta del Novecento, “le montalve” diventa un convento di suore di clausura. Tra le curiosità di questo giardino arrivato intatto rispetto al progetto originario (è del 1727) c'è la ragnaia, un'area dedicata alla cacciagione con alte pareti di siepi dove venivano stese per reti per catturare gli uccellini. "È un bene di particolare pregio a cui noi abbiamo ridato la bellezza che merita - dice la rettrice dell'ateneo fiorentino Alessandra Petrucci riferendosi alla rigenerazione del giardino di Villa La Quiete che chiude fra l'altro le iniziative per i cento anni dell'università. "Questo restauro e l'apertura al pubblico - commenta David Caramelli, presidente del Sistema Museale dell'Ateneo - costituiscono un'altra importante tessera nell'opera di recupero di tutta la villa".



Chi varca oggi il cancello di Villa La Quiete scopre un posto che non si limita a raccontare il passato ma che parla al presente: è un invito alla meraviglia, al contatto con la bellezza, al passeggiare con lentezza, un passo dopo l'altro.



(Info per le visite: sono aperti il sabato e la domenica (agosto escluso), fino al 26 ottobre.
Costo: 5 euro a persona +1 euro di commissione per Vivaticket. Gratis per bambini e bambine, ragazze e ragazzi fino a 14 anni e per persone con disabilità. Altre riduzioni e istruzioni sul sito.
La visita guidata dura un'ora e comprende il giardino e alcune stanze della villa. www.sma.unifi.it)

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