1373 sono i chilometri che separano Crotone da Livigno, le due località più distanti tra di loro tra quelle che ospitano un evento dell’edizione numero 26 di La Milanesiana. Rassegna culturale che ambisce a rappresentare lo scibile umano (dalla letteratura al diritto, dalla musica allo sport senza trascurare cinema, scienza, arte, filosofia, teatro, economia e fumetto), la manifestazione ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, a partire da quell’ormai lontano anno 2000, si appresta anche quest’anno a varare il suo lungo viaggio che la porterà, attraverso 19 località italiane e 64 appuntamenti con centinaia di ospiti, a offrire un sostanzioso contributo al tema “intelligenza”, intesa come “anima del mondo e virtù da coltivare”. La rosa simbolo di Franco Battiato, che da sempre accompagna il festival, è stata quest’anno reinterpretata da Franco Achilli nei toni del blu, un colore spesso associato alla pace e alla affidabilità.

Si diceva 64 appuntamenti che, privilegiando a ogni buon conto Milano dove, come dice la parola stessa, La Milanesiana è nata, si snoda/articola, nord/sud, attraverso otto regioni (Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Toscana e Calabria) a partire dal 22 maggio (con un prologo il 19 aprile per l’inaugurazione di una mostra a cielo aperto di Marco Lodola nell’isola di Albarella), per concludersi il 28 luglio a Bormio. Una kermesse pressoché eroica che affronta tematiche varie, dal molto colto al popolare/popolare, e che offre una lettura interdisciplinare e persino interattiva, per via della partecipazione del pubblico che è sempre sostenuta, di ciò che scaturisce dalla tenace inventiva di Elisabetta Sgarbi che, senza piaggeria alcuna, di intelligenza se ne intende.

Scrive la Sgarbi nella introduzione del programma: ”Il tema mi è stato suggerito da Massimo Cacciari e la parola intelligenza mi è parsa da subito 'da Milanesiana', una parola dal significato amplissimo, dalle infinite collocazioni, sfumature, in cui nuotare dentro. Per un riflesso condizionato siamo oramai portati subito a tradurla in Intelligenza Artificiale. Ma a me piace pensarla come gli antichi (e anche come la pensava Franco Battiato), come 'Anima del Mondo', con quel respiro universale che anima ogni fibra dell’universo”. Come detto si parte il 22 maggio da Crotone, per la prima volta luogo di La Milanesiana, dove con il titolo “L’intelligenza delle storie” si confrontano gli scrittori Michael Cunningham, Andrew Sean Greer ed Enrico Rotelli. Per l’occasione verrà conferito al matematico Paolo Zellini il Premio Scuola Pitagorica/La Milanesiana per le scienze. Chiude l’incontro un concerto di Paolo Fresu, musicista super acclamato, con la partecipazione di Pierpaolo Vacca. La rassegna si conclude invece a Bormio il 28 luglio con lo spettacolo “Voce umana” di Eugenio Finardi. Nel mezzo, spostandosi alacremente quasi per l’intero Bel Paese, tantissimi appuntamenti di natura varia.
IL PROGRAMMA COMPLETO
Entriamo succintamente, per quanto possibile, nel dettaglio per restituire quanto meno il senso complessivo della manifestazione. In tema di mostre (che sono complessivamente 8+1) merita sicuramente un viaggio “Buon compleanno Linus. 1965-2025: 60 anni di fumetto d’autore a Milano”, dedicata ai primi 60 anni del più importante magazine italiano di fumetti, che verrà inaugurata il 3 giugno dal Ministro della Cultura Alessandro Giuli nel cortile d’onore della Pinacoteca di Brera di Milano, alla presenza di autori più che autorevoli come Altan e Igort. La mostra sarà visitabile sino al 9 settembre. Ad Altan, che tra gli autori italiani è senza alcun dubbio il più “intelligente”, verrà anche dedicata una mostra personale a Venaria Reale (dal 25 giugno al 10 settembre) in tema di “Altan. Meravigliose creature. Le chine”. Assolutamente da non perdere, ça va sans dire. L’allestimento di queste due esposizioni e di altre ancora è a cura di Luca Volpatti, regista scenico di La Milanesiana sin dalla sua prima edizione.

Dal 4 luglio al 28 settembre ad Ascoli Piceno è visitabile invece la mostra “Maurizio Bottoni. Il pensiero svelato nell’anatomia della natura”, nel corso della quale è anche previsto un incontro dell’artista con Vittorio Sgarbi. Al saggio di Sgarbi “Natività” (La nave di Teseo) sono dedicati tre appuntamenti (Ascoli Piceno, Ravenna e Bormio) dove ci si augura di ritrovare appieno la verve cromatica del famoso critico d’arte. In campo musicale il blend è assicurato con l’avvicendamento sui vari palchi di artisti eterogenei tra di loro quali Paolo Fresu (Crotone, Artimino, Milano), i Calibro 35 (Milano), Ramin Bahrami (Milano, Ascoli Piceno) e della pianista Gile Bae al Piccolo Teatro Grassi di Milano il 3 giugno e a Pavia il 18 giugno. Per bravura e simpatia è d’obbligo segnalare anche la presenza di Luca Barbarossa e della sua Social Band a Viareggio il 7 giugno e a Sondrio il 13 giugno, mentre il 21 luglio Barbarossa sarà a Livigno in dialogo con Elvira Serra. Da segnalare anche il concerto di Uri Caine il 13 luglio al Piccolo Teatro Strehler di Milano.
TUTTE LE MOSTRE
Assolutamente rappresentata è la musica più popolare con i concerti di Rita Pavone (Ascoli Piceno, 2 luglio), Enrico Ruggeri (Rimini, 9 luglio) e Fausto Leali (Gatteo Mare, 11 luglio). Tornano poi, come consolidati compagni di viaggio della manifestazione, Elio (Albarella, 18 luglio e Livigno, 23 luglio), Raphael Gualazzi (il 28 maggio al Teatro Franco Parenti di Milano), gli Extraliscio (Ravenna, 10 luglio) e i Modena City Ramblers (Bormio, 25 luglio). In versione letteraria saranno anche presenti Ornella Vanoni con Pacifico (presentazione del libro “Vincente o perdente” (Volvo Studio Milano, 12 giugno) ed Ermal Meta (Bormio, 26 luglio). Musica e letteratura si incontrano poi il 26 maggio al Teatro Franco Parenti di Milano dove interverranno, sotto l’egida della padrona di casa Andrée Ruth Shammah, Sandro Veronesi e Joan Baez in occasione dell’uscita della sua autobiografia “Quando vedi mia madre, chiedile di ballare” (La nave di Teseo). Serata che si annuncia imperdibile.

La letteratura che, con musica e cinema, era la tematica centrale delle prime edizioni di La Milanesiana, conferma il suo ruolo proponendo ospiti eccellenti con cui confrontarsi: Jeffery Deaver e Donato Carrisi saranno al Teatro Parenti di Milano il 27 maggio con concerto dei Calibro 35; i Premi Nobel J.M.Coetzee e Abdulrazak Gurnah si incontreranno il giorno dopo sempre al Teatro Parenti di Milano con interventi di Antonella Lattanzi e Edoardo Nesi, in collaborazione con il Salone Internazionale del Libro di Torino. Gurnah sarà anche protagonista dell’incontro che si terrà il 30 maggio alla Villa Medicea La Ferdinanda di Artimino. Non mancano certo gli stimoli e persino le provocazioni, e pazienza che l’editore che va per la maggiore sia La nave di Teseo. A Umberto Eco verrà dedicato un appuntamento interdisciplinare al Cinema Anteo di Milano dove, il 4 giugno, si incontreranno il regista del film “Il nome della rosa” Jean- Jacques Annaud, Milo Manara, autore di un adattamento a fumetti del romanzo di Eco e Mario Andreose, suo storico editore/amico.

Gli incontri cinematografici si concentrano soprattutto su tre omaggi ad altrettanti registi sempre al Cinema Anteo di Milano. Si inizia il 9 giugno con una giornata dedicata a Martin Scorsese con la proiezione del film “L’ultima tentazione di Cristo” a cui seguiranno letture in tema a cura di Tommaso Ragno e Sandro Veronesi. L’appuntamento del 27 giugno è con il regista rumeno Cristian Mungiu che riceverà il Premio Omaggio al Maestro de La Milanesiana, mentre il 15 luglio interverrà Aleksandr Sokurov con proiezione dei suoi film “Maria” (1988) e “L’Arca Russa” (2002). Il giorno dopo il regista russo sarà a Gorizia in una serata che vedrà un prologo di Claudio Magris cui seguiranno incontri e proiezioni. Sempre in materia di cinema sono previsti anche iniziative con Theo Volpatti (Milano, 28 maggio) e Laura Morante (Pavia, 17 giugno). Ampio spazio verrà poi dedicato a Carlo Verdone che racconterà la sua carriera il 27 luglio a Bormio, località che ospiterà anche, dal 27 luglio al 30 settembre, due mostre fotografiche dal titolo “Carlo Verdone. L’intelligenza del silenzio-Nuovi silenzi”.

Il programma si snoda poi affrontando ulteriori tematiche, come la scienza in cui si segnala un incontro con Maria Sole Sanasi d’Arpe, Michela Matteoli, Eliana Liotta e l’immunologo Alberto Mantovani (10 giugno, Volvo Studio Milano). Per la filosofia, il 3 giugno al Piccolo Teatro Grassi di Milano si terrà la lectio magistralis “La macchina spirituale” di Massimo Cacciari. Numerosi anche gli appuntamenti dedicati al teatro tra cui lo spettacolo “Mordere il cielo” di Paolo Crepet (Teatro San Rocco di Seregno, 20 giugno), “Arrivano i dunque (avannotti, sole blu e la storia della giovane saracinesca)” di e con Alessandro Bergonzoni (Alessandria, 23 giugno), oltre alla premiata ditta Flavia Mastrella - Antonio Rezza in scena con “Anelante” (Piccolo Teatro Strehler Milano, 30 giugno).

Per ciò che concerne l’area “Diritto ed economia”, sotto la sapiente regia di Piergaetano Marchetti sono previsti alcuni incontri a cui parteciperanno, tra l’altro, personalità come Pietro Ichino, Elsa Fornero, Umberto Ambrosoli e Franco Toffoletto (10 giugno, Santuario San Giuseppe, Milano). Resta da segnalare il tema dello sport a cui verrà dedicato un incontro con Federico Buffa in tema di campionati mondiali di calcio 1982 (Livigno, 22 luglio) e un appuntamento con i ciclisti Damiano Cunego e Gianni Bugno che racconteranno la fatica di pedalare in salita (Bormio, 25 luglio).

In conclusione di questa carrellata intorno a nomi, luoghi e date della Milanesiana edizione 2025 (chiedendo sin d’ora venia per errori e omissioni) è opportuno ricordare che la manifestazione è organizzata da Fondazione Elisabetta Sgarbi e Imarts International Music and Arts, con il Patrocinio del Comune di Milano e di Regione Lombardia, godendo dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Va da sé che numerosissimi sponsor e partner permettono il corretto funzionamento della complessa macchina organizzativa. Direbbe iperbolicamente il noto Generale: "Vastissimo programma", nel quale rintracciare segnali e significati di natura varia, ragionando intorno al tema dell’intelligenza sulla quale si aprono, come noto, scenari futuri di una qualche inquietudine. L’infaticabile tessitura di Elisabetta Sgarbi che, come sempre, conduce le danze, e dei suoi storici complici porta a rivestire problematicamente una stagione della nostra contemporaneità che richiede stimoli profondi per essere letta, interpretata e vissuta. Bene così sino a quando sarà possibile. Ma c’è ancora qualcuno che si ricorda quella primissima serata del 26 giugno 2000 nel cortile gremito di pubblico di Palazzo Isimbardi a Milano, con Paolo Poli e Antonio Ballista sulla scena.
Che meraviglia!