Coltivare la memoria è doveroso. Coinvolgere i giovani è essenziale. Soprattutto oggi, a ottant’anni dalla Liberazione dal nazifascismo, quando l’onda negazionista si fa più insistente e insidiosa. In questo anniversario della Resistenza - con ministri che reclamano “sobrietà” nelle manifestazioni e quotidiani filogovernativi che sobriamente propongono titoli come “Il 25 Aprile è lutto nazionale”, doppiamente blasfemi dato che strumentalizzano addirittura la morte di un Papa come Francesco – c’è qualche sprazzo di speranza democratica. Uno viene da Massa, dove l’ottantesimo anniversario della liberazione della città è ricordato, fra le diverse iniziative, da una mostra particolare. Organizzata dall’Anpi a Palazzo Ducale, allinea nella Sala degli specchi i fumetti realizzati da Giulio Peranzoni, che raccontano la lotta partigiana in terra apuana, lungo la Linea gotica. Quelle tavole fanno parte del libro “Fumetti partigiani”, undici storie di lotta per la libertà realizzate con il contributo di studenti delle superiori di Massa e di Carrara.

I testi sulla strage di Bergiola, sui partigiani Giuseppe Minuto e Aldo Salvetti, sono stati scritti proprio dai giovani che Peranzoni ha voluto e saputo coinvolgere in un lungo lavoro di ricerca sulle battaglie, spesso molto dure, che da queste parti hanno portato alla libertà. Di “Fumetti partigiani in terra apuana” su foglieviaggi.com abbiamo avuto modo di parlare ai tempi della sua presentazione, un anno fa. Il volume raccoglie le storie dedicate alla figura straordinaria di Pietro Del Giudice, al comandante Vico, ai partigiani Vinci Nicodemi, Ermanno Biagi, Nerino Garbuio, Guido Gozzani, ad Albertina e le donne del 7 luglio, protagoniste della rivolta che dette il via alla liberazione di Carrara dagli invasori nazisti. La zona tra Carrara, Massa e Montignoso, ai piedi delle Apuane, fu teatro di stragi tra le più atroci per mano delle truppe naziste e fasciste, dal maggio 1944 all’aprile del 1945. Eccidi che provocarono più di 900 morti civili, solo a Massa se ne contarono 300. San Terenzo Bardino, Vinca, Mommio, Forno, Sant’Anna di Stazzema: sono solo alcuni dei luoghi che richiamano al dovere di una memoria da non disperdere e da difendere dal lavorìo incessante di chi vuole cancellare le responsabilità pesanti che il fascismo ebbe nello sterminio di vittime innocenti, spesso donne e bambini come quelli uccisi a San Terenzo o Sant’Anna.

Il lavoro di Peranzoni, illustratore da tempo impegnato nel coinvolgere i più giovani nel ricordo di quegli anni, è importante e dimostra che è possibile. Molto efficace l’uso del fumetto: “È un linguaggio immediato, non ridondante e retorico. Il coinvolgimento degli studenti – dice Peranzoni – ha fatto sì che molte sceneggiature e testi, frutto della ricerca sul territorio, siano state elaborate proprio da loro”. La mostra di Massa fa sperare che non tutto sia perduto, ancora. Almeno da queste parti crescono giovani che non confondono un battaglione di nazisti con una “banda musicale di semipensionati”, come autorevolmente affermò la seconda carica dello Stato non molto tempo fa, a proposito dell’azione partigiana di via Rasella.
“FUMETTI PARTIGIANI”
PALAZZO DUCALE di MASSA
Fino al 27 Aprile 2025 – Ore 16,30 – 19,30
IL LIBRO
“FUMETTI PARTIGIANI IN TERRA APUANA”
di GIULIO PERANZONI
SOCIETÀ EDITRICE APUANA
EURO 12,00
