Ripopolare il borgo: è la scommessa di Gagliano Aterno, piccolo comune della provincia dell'Aquila. Il progetto, messo a punto con gli antropologi del MiM ("Montagne in movimento") e varie associazioni, affronta di petto la discussione sulle aree interne e sull'innovazione in contesti marginali: da dove iniziare se si vuole attivare un rilancio del territorio? E con quali strumenti? La risposta - nella Valle Subequana all’interno del Parco Regionale del Velino-Sirente, a 50 km da l'Aquila - l'hanno trovata in una serie di iniziative partecipate da tutta la comunità, che puntano a creare nuove opportunità per i giovani nel rapporto con i più anziani.
Lontano dagli itinerari turistici, Gagliano Aterno è un laboratorio sociale dall’inizio del 2021, grazie a una convenzione tra il Comune e il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università della Valle d’Aosta. Tutto nasce dalla collaborazione tra il giovane antropologo Raffaele Spadano e Luca Santilli, 40 anni, dal 2020 sindaco del paese; 250 abitanti circa tra persi e nuovi acquisiti (sessant’anni fa si contavano più di 1.000 abitanti).
“Dopo la Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI), nel periodo pre-pandemia, c’è stata una notevole produzione scientifica e culturale sul tema delle aree interne” racconta Raffaele Spadano. “Con un gruppo di antropologhe di Torino, nella mia tesi di laurea abbiamo sperimentato il metodo di Montagne in Movimento. Prevede che un giovane ricercatore si trasferisca a vivere in un paese di montagna per un periodo di almeno sei mesi per riattivare il tessuto sociale, tessendo nuove relazioni attraverso percorsi partecipativi, catalogando storie e saperi, coinvolgendo i giovani e creando progetti. Il ricercatore diventa un elemento dirompente con funzione di mediatore tra la comunità e il mondo esterno.”
“Nel 2022 il MiM ha attivato il progetto NEO (Nuove Esperienze Ospitali) - spiega ancora Spadano. “Siamo ora al terzo anno. Dopo il NEO-pilota e il beta, nel 2024 è prevista l’edizione NEO di Valle Subequana che include i sei comuni della valle (Goriano Sicoli, Castel di Ieri, Castelvecchio, Gagliano, Molina e Secinaro), una zona ultraperiferica, la più distante dai servizi in Abruzzo.”
Questa idea di neo-popolamento in Appennino si fonda su una sfida: accompagnare le amministrazioni e la comunità in un processo di trasformazione radicale, per poi lasciare agli abitanti l’attuazione piena del processo di cambiamento. Previsioni, studi di settore e la stessa esperienza del Covid hanno aperto scenari incoraggianti: tra alcuni anni - per la carenza di acqua, per il riscaldamento climatico e altre novità del nostro millennio - potrebbe rivelarsi un privilegio vivere in luoghi di montagna.
“È fondamentale per noi - racconta il sindaco Santilli - non arrivare all’anno zero della popolazione. Non ce lo possiamo permettere. Abbiamo varato molti progetti; il primo evento è stato 'Ritornanti al futuro', un percorso in più tappe con focus-group, e l’avvio di una comunità energetica che, a mio parere, è uno strumento rivoluzionario per governare la ricchezza derivante dall'energia, trattenerla e decidere l'utilizzo a beneficio esclusivo della collettività. Abbiamo finanziato delle borse di ricerca con l’Università della Valle d’Aosta per portare da noi antropologi e sociologi del MiM appunto, e dare vita a un percorso di riattivazione della comunità; un laboratorio di democrazia partecipativa.”
“Attraverso una call nazionale” - prosegue il sindaco - “sono stati selezionati ragazze e ragazzi che desideravano trascorrere dei mesi a Gagliano Aterno per frequentare una scuola di formazione immersiva sulla transizione. I selezionati sono stati accolti dal paese, è stata data loro gratuitamente una casa e sono stati seguiti da tutor scientifici”.
“Il risultato è stato quello di aver portato 14 ragazzi a vivere qui. Alcuni hanno scelto di rimanere. Il frutto sarà la nascita di nuove attività economiche: un nuovo forno in centro storico, un ristorante, un emporio e spazi per l’alta formazione all’interno del convento di Santa Chiara. Risultati importanti, considerato che prima non avevamo neanche un negozio di alimentari, solo un bar.”
“Destiniamo le risorse della ricostruzione post-sisma in base alle richieste delle persone e l’emporio è stata la prima. Sono nate quattro associazioni: quella ambientale MiM-Gagliano, una radio di comunità, il progetto itinerante “la Corriera dei nonni lettori”, di Paolo Fiorucci, per l’avviamento all’ascolto e alla lettura tra nonni e nipoti nei paesi del circondario, e la CER (La Comunità energetica). La nostra ambizione è quella di costruire un modello alternativo e innovativo di sviluppo.” “Quest’anno partiranno anche altre attività tra cui una stazione di noleggio e-bike con la parete di arrampicata e la libreria Simon Tanner che inaugureremo a fine maggio.”
L'arrivo della libreria Simon Tanner è uno dei primi effetti del tentativo di rilancio. Rocco Lorusso e Vincenzo Goffredo sono i titolari. Lorusso si fece conoscere a Gagliano già nel 2021, partecipando come relatore all'interno del percorso collettivo "Ritornanti al futuro".
Il 31 dicembre 2023 i due hanno chiuso il loro punto vendita di libri d'occasione e testi di antiquariato, 240 mq nel centro di Roma in via Lidia 58, per trasferirsi a Gagliano Aterno. Come altri punti vendita della capitale, hanno subìto le conseguenze dell’e-commerce a partire da Amazon. Si sono così reinventati, cambiando forma senza cambiare sostanza. Riapriranno in maniera più ristretta, sotto forma di Associazione Culturale.
Incontro Lorusso in una delle mostre-mercato allestite a Roma per lo svuotamento del locale. Un lucano verace, appassionato di montagna e con la Majella nel cuore.
“Il progetto è quello di inserirci nel tessuto sociale, l’isolamento non ci spaventa” - spiega. “Vogliamo offrire un contributo positivo attraverso la poesia, le arti e la letteratura per diventare un anello nel processo di crescita innescato dall’amministrazione. La scelta del paese di Gagliano è legata a Raffaele Spadano, è lui l’artefice. C’è una grande voglia di studiare da parte sua e tanta capacità di amministrare e dare spazio ai ragazzi da parte del sindaco.”
“La nostra libreria è nata a Roma il 31 maggio del 2004 con il nome del protagonista del romanzo di Robert Walser “I Fratelli Tanner” (1907), lo scrittore svizzero grande appassionato di trekking: un autore che ci rappresenta. A Gagliano festeggeremo i vent’anni di attività il 31 maggio prossimo, inaugurando la nuova sede all’interno del festival della letteratura “Libriganzi”, già realizzata con successo l’anno scorso, alla presenza di molti editori e scrittori abruzzesi che si interessano di ripopolamento delle aree interne. Abbiamo voluto cogliere il momento di crisi per trasformarlo in opportunità. La sede è ancora in via di ricostruzione, per ora apriremo nel piano terra della nostra casa mettendo a disposizione anche il giardino, in via Librice; il nome la dice tutta.”
Oltre alle tante iniziative, il borgo ha un fascino intriso di religiosità e arte di epoche lontane. Il castello che lo sovrasta ricorda famiglie importanti come i Piccolomini, Barberini - Colonna, Sciarra, mentre il convento di Santa Chiara racconta storie di francescani e delle suore clarisse che l’hanno vissuto in clausura.
Durante una passeggiata nel centro storico, mi fermo per curiosare nelle case fantasma e nelle cantine nascoste tra i vicoli. Sulle chiavi di volta delle porte si trovano bassorilievi con foglie di cardo mariano, una pianta famosa nella tradizione contadina abruzzese per via delle caratteristiche avversarie della sfortuna e dell’invidia, e tante altre ancora, una diversa dall’altra.
Le scritte a vernice rossa inneggianti a Badoglio o ai moti del primo ‘900, l'intonaco sbiadito delle abitazioni, i ganci per la carne e gli anelli per la sosta degli animali danno l’impressione di paese senza tempo.
Oggetti moderni e rimanenze arcaiche convivono. Da una situazione in cui nulla può accadere, è proprio il caso di dire che qualcosa inizia a mettersi in movimento.
Gabriella Di Lellio