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Cinquecentocinquanta chilometri che ricordano e 'attraversano' la vita e le opere di San Francesco Caracciolo, patrono dei cuochi e compatrono di Napoli, vissuto fra la fine del 1500 e l'inizio del 1600: un Cammino bellissimo e già piuttosto noto che una volta completato offrirà 33 tappe e relative sistemazioni fra la marchigiana Loreto e il capoluogo campano.
Una presentazione del tratto che si inoltra nell'Alto casertano ha avuto luogo il 14 e 15 ottobre: fra paesini e luoghi di culto è stato lanciato il progetto “Ben-essere”, che punta a valorizzare la cultura, le eccellenze turistiche ed enogastronomiche dei luoghi e una forma di turismo sostenibile ed esperienziale. Hanno partecipato fra gli altri Tiziana Iannarelli, conduttrice e autrice di “Camminando l’Italia” in onda su Isoradio e Nicola Caracciolo, coordinatore del Cammino, che ha presentato la novità più recente: QR code posti ai piedi di alberi monumentali, dove verranno creati contenuti che raccontano i vari borghi.
 
Fra i paesini valorizzati dal Cammino c'è Rocca d’Evandro, con una fortezza che domina la vallata, ben conservata e che fu tra i possedimenti di Ettore Fieramosca. Molte le offerte per il turista, oltre alle memorabilia storiche; per esempio il progetto “Wine, Bike&Archaeology lungo la Linea Gustav”, che promuove eccellenze enogastronomiche come i vini delle Cantine Porto di Mola, Odierno e Tenute Marandola. Il progetto prevede il recupero dell’antico porto romano sul fiume Garigliano e dei sentieri tracciati dalla Comunità Montana Monte Croce.
 
Altro luogo toccato dal Cammino è Presenzano, un borgo medievale immerso nella natura. Il centro storico è il palcoscenico naturale di una rievocazione annuale del fenomeno del brigantaggio.
 
A Mignano Montelungo ci si tuffa invece a pieno nella storia di Fieramosca. Anche qui un castello e una vallata sottostante che offre passeggiate bellissime all’ombra delle acacie. Grande tradizione locale è il Palio tra contrade, con esibizioni di falconieri che ogni anno tengono lezioni sui rapaci. La piccola città ha avuto un ruolo nella storia d’Italia, le battaglie della seconda guerra mondiale le valsero medaglie al merito militare e al valore civile.
 
Il Cammino prosegue per Teano. Fra le eccellenze enogastronomiche qui c'è la celebre tenuta 'I Cacciagalli', un wine resort immerso fra vigne, ultiveti e macchia mediterranea. Offre vini pregiati, pietanze gourmet, oli genuini e un servizio di gran classe. Teano è città di storia, archeologia e natura; la cultura contadina si tramanda ancora nelle generazioni, e sopravvivono tecniche secolari che esaltano prodotti locali come il pregiato Pelatello - un maiale autoctono - e il cece di Teano, presidio Slow Food. Teano diede i natali alla madre di San Francesco Caracciolo, Donna Isabella Barattucci. Una storia interessante riguarda un altro Caracciolo, che a Teano si vide costretto ad ospitare Vittorio Emanuele ma non si fece trovare in casa: ad accogliere il Re fu la moglie.
 
In questo gruppo di comuni, infine, una citazione anche per la vicina Pugliano, dove il Cammino mette in risalto una storia di riscatto e di impegno sociale, quella della cooperativa La Strada capitanata da Stefano Mancini, che ha avuto in affidamento 27 ettari confiscati alla camorra e sta creando occupazione ed economia tra lavoro agricolo, produzione e trasformazione di nocciole e olive. Tra le mission della cooperativa, lavoro e formazione per i carcerati o i detenuti a fine pena. Ma anche iniziative dedicate alla salute mentale: per 3 anni, su progetti mirati e voluti da alcuni psichiatri, i pazienti possono vivere in cooperativa, lavorare, imparare in uno spazio di grande libertà.
 
 Redazione
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