È stato completamente restaurato e riaperto, agli Uffizi di Firenze, lo Stanzino delle Matematiche, ambiente collocato al fianco della Tribuna del Buontalenti e così chiamato per gli originali affreschi a tema scientifico che lo caratterizzano. Lo Stanzino è stato oggetto di interventi di recupero del pavimento e delle pareti, e di manutenzione dei bronzetti alloggiati nelle nicchie. È stato anche dotato di un nuovo sistema di illuminazione che mette in risalto la particolarità delle pitture murali a decorazione del soffitto.

Lo Stanzino, dopo il restauro della Tribuna terminato nel 2012, era in pratica diventato uno degli affacci sulla tribuna stessa, alla quale si decise di interdire l’accesso per ragioni conservative. L’antica funzione di questo spazio era stata dunque sacrificata negli ultimi anni, nei quali è sostanzialmente servito da anticamera della Tribuna. Il restauro, durato circa due mesi e basato su saggi stratigrafici, ha restituito luminosità all’ambiente con una colorazione chiara e ha evidenziato la profondità degli alloggiamenti dei bronzi.
Eliminati i tendaggi e installati filtri alle finestre, ne è stato ripristinato il rapporto con la luce esterna; gli affreschi del soffitto sono stati esaltati da una ulteriore illuminazione artificiale pensata ad hoc. L’operazione rientra nei propositi della direzione di “ricomporre” tra loro le fasi di trasformazione di un museo dinastico sorprendente e ricchissimo in una pinacoteca moderna.

“Nel nuovo assetto, che peraltro ne esalta i tesori - ha spiegato il direttore delle Gallerie Simone Verde - lo Stanzino testimonia esemplarmente come dagli Uffizi sia cresciuto l’albero di tutti i musei europei e lo stretto legame fra questo spazio affrescato con gli strumenti delle scienze, il vicino Terrazzo delle Carte Geografiche e la Sala delle Carte Geografiche di Palazzo Vecchio. Nella sua trasformazione nel Settecento in spazio di esposizione di antichità esso testimonia anche il passaggio da modello cinque-seicentesco a caposaldo dell’antiquaria europea”.
Nello Stanzino il Granduca Ferdinando I de' Medici (1549-1609) aveva fatto allestire la collezione degli strumenti scientifici iniziata dal padre Cosimo I (1519-1574). L'ambiente doveva ospitare apparecchiature ‘tecnologiche’, trattati su vari argomenti sempre oggi attinenti alle Scienze, carte geografiche, piante di città e modelli lignei di macchine da guerra e fortificazioni. Il soffitto fu affrescato tra il 1599 e il 1600 da Giulio Parigi (1571-1635), con una decorazione a grottesche nella quale in numerose specchiature si riconoscono scene illustrative di celebri invenzioni antiche e moderne. Vi si celebrano Pitagora, Tolomeo, Euclide e soprattutto Archimede del quale in quegli anni arrivava a Firenze il codice in greco delle opere che si conserva nella Biblioteca Laurenziana).

I Medici furono noti protettori delle scienze e di Galileo, che fu celebrato come novello Archimede anche negli affreschi del corridoio di Ponente in Galleria. Collegata allo Stanzino delle Matematiche era la Terrazza delle Carte Geografiche, anch’essa oggetto di recente completo restauro, altra testimonianza dell’antica vocazione universalistica della Galleria. La saletta delle Matematiche ospita pure una raccolta di statuaria antica e rinascimentale di piccole dimensioni, sistemata in una serie di nicchie creata negli anni del radicale riordino della Tribuna, attuato fra il 1780 e il 1782 sotto la guida dell’abate Luigi Lanzi.