SABATINI
UN GIN
AGLI AROMI
D'ITALIA

Matrimonio inedito settembrino a Firenze nel bicchiere, quello fra Valentino Longo e Sabatini Gin, celebrato da Gucci Giardino grazie alla collaborazione con Martina Bonci, bar manager del locale situato nella piazza della Signoria a Firenze. Valentino Longo, formatosi all’Hotel De Russie di Roma, un’esperienza a Londra, poi al Four Seasons di Miami, quindi creatore del celebre Viceversa a Miami, è un vero e proprio ambasciatore dell'aperitivo italiano oltreoceano, e ha creato per l’evento promosso da Sabatini Gin una drink list dedicata a una serie di cocktail d'autore inediti.

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(Una delle creazioni di Vittorio Longo per Sabatini Gin)

L'azienda Sabatini Gin è al 100% di Teccognana srl. "Un gin di famiglia", come ci hanno raccontato Enrico e Niccolò Sabatini, i più giovani fra i co-fondatori del brand. Originari di Cortona, una tradizione nella liquoristica – il bisnonno è stato l’enologo della Cinzano – condividono la passione per la terra e quel territorio, producono anche un olio di nicchia. Lo spirito dei Sabatini è realizzato esclusivamente con le botaniche del giardino di casa: dalla salvia al timo alla lavanda, dalle foglie di ulivo all’iris, distillate a Londra. Tutto nasce perché questa famiglia dalla vocazione internazionale d’estate usava ritrovarsi a Cortona, riunendosi all’ora dell’aperitivo in compagnia di un gin tonic. Oggi il prodotto è distribuito in 28 paesi ed è ancora l’occasione per un brindisi in famiglia. Enrico (laurea in Storia all’Università di Firenze, una formazione nel marketing, oggi dedicato alla promozione del Gin) vive a Bangkok, Niccolò, avvocato, risiede nella zona di Lugano.

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(Il cocktail Little Toni.co)

Guardiamo da vicino il gin di cui si parla e la Sabatini Competition, contest annuale tematico che nel 2025 è dedicato all’idea dell’aperitivo italiano all’estero rivolto ai bartender. Il Sabatini Gin propone il territorio in tre versioni: quello tradizionale distillato con alcol di grano, senza zucchero, che vede il ginepro protagonista; il Sabatini 0.0, zero alcol, vegano certificato, che attualmente assorbe il 25% delle vendite e che incrocia soprattutto nel segmento giovani, salutisti e in alcuni mercati esteri una tendenza in crescita; e un Gin invecchiato in botti di Chardonnay di cantine toscane bagnate in acqua di mare. Infine la Sabatini propone un Negroni pronto da bere dedicato alla grande distribuzione.

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("Martini doppio")

Il primo bicchiere della nostra degustazione è stato “Little Toni.co”, con un rimando nel nome a Little Tony. Con Sabatini Gin, Tio Pepe en Rama Carlo Alberto Riserva Dry, Olive Brine Mediterranean Tonic Water, è una reinterpretazione del cocktail Dirty Martini. Fresco e rinvigorente con una spiccata sapidità che lo rende adatto anche da pasto, grazie a una salamoia che piace molto agli americani. La salamoia è realizzata con olive di Castelvetrano, dal gusto sapido ma non troppo invasivo. Ha un’eleganza tipica nazionale, bassa dolcezza e alcolicità, tendenze del bere miscelato alle quali si sta educando anche il consumatore americano, che è in ritardo sul bere rispetto all’evoluzione europea. Questo cocktail si può abbinare facilmente con olive, bruschette o pasta al pomodoro e ha una creatività spiccata quanto discreta.

“Arancia rossa” – Sabatini Gin, Cocchi Rosa Bitter Rouge White, Tio Pepe Sherry - è una versione leggera del Negroni che sposa la stagione delle arance in Florida in questo periodo, beverino, con un intrigante sentore di cacao, che ricorda la fava tonka.

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("Arancia rossa")

“Martini Doppio”, infine - Sabatini Gin, Americano Rosa Carlo Alberto Riserva Dry, Pickle Onions - più strutturato, ha una persistenza significativa e è particolare per la presenza del sentore di cipolla e di erbe aromatiche come l’origano, riconoscibili. Nasce dall’incontro di due cocktail, il Gibson Martini e il Martini Fifty-fifty.

I cocktail assaggiati, in generale, raccontano lo stile del Viceversa di Miami, l’accento sulla tipicità italiana – impiego di prodotti tipici come il Vermouth o gli amari della nostra tradizione - con una reinterpretazione declinata nel gusto internazionale. L’obiettivo è raccontare l’American Dream valorizzando il prodotto nostrano – che punta a posizionarsi sempre più in una fascia alta "sartoriale" come il mondo Gucci – l’italianità dello stile in un’atmosfera internazionale, con una parte importante di racconto e di narrazione.

Nuovi appuntamenti sono in calendario a Cortona dai Sabatini per assaggiare l’olio nuovo e in primavera il tour delle botaniche, con una degustazione accompagnata da cibi a chilometro zero.

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