CHIUSI TEMPORANEAMENTE
I CENTRI PER GLI AIUTI
L'IDF AI PALESTINESI:
SONO ZONA DI GUERRA

L'esercito israeliano ammonisce i residenti di Gaza: vietato viaggiare nelle aree che conducono ai centri di distribuzione degli aiuti. Un portavoce militare - ripreso dalla stampa nazionale e internazionale - ha dichiarato che le strade che conducono ai centri di distribuzione allestiti dalla Gaza Humanitarian Foundation (GHF) sono a tutti gli effetti "zone di combattimento". Il warning arriva dopo che almeno 27 palestinesi sono stati uccisi dall'IDF martedì - secondo le autorità di Gaza - mentre provavano a raggiungere il cibo nei punti allestiti dalla fondazione.

In un post sui social media, GHF ha annunciato che gli hub di distribuzione resteranno chiusi oggi mercoledì 4 gugno per "lavori di aggiornamento, organizzazione e miglioramento dell'efficienza". Le operazioni dovrebbero riprendere domani. Si starebbe trattando con i militari per rafforzare le misure di sicurezza oltre il perimetro immediato dei siti di aiuto.


(foto QNN)


L'organizzazione, secondo il Times of Israel, ha in particolare chiesto alla Idf di tracciare percorsi pedonali verso gli hub in modo da ridurre al minimo la confusione e i rischi di escalation; e di predisporre linee-guida e procedure interne più chiare.

La Gaza Humanitarian Foundation - che ha il sostegno dell'amministrazione Trump e del governo israeliano - punta a sostituire il network di aiuti guidato dall' Onu a Gaza. Israele sostiene che operatori Onu e Ong consentono ad Hamas di accedere agli aiuti e gestirli nel rapporto con i rifugiati. Gli accusati controaccusano: l'uso degli hub GHF mira a 'bellicizzare' gli aiuti, rendendoli una componente delle strategie militari di Tel Aviv. Un sospetto confermato dalle polemiche dimissioni, pochi giorni fa, di Jake Wood, il veterano Usa che guidava la Fondazione.

GHF ha stabilito al momento quattro centri di distribuzione in aree controllate dall'esercito israeliano, hub sorvegliati da contractor statunitensi. I palestinesi devono sobbarcarsi lunghe marce verso i siti, e il ritorno carichi di pesi. Secondo i servizi di verifica della Bbc all'apertura dei siti è esploso il caos più totale. Fino al warning israeliano di ieri.

Il ministero della Salute di Gaza sostiene che 27 persone sono state uccise martedì mattina mentre si affollavano per il cibo intorno alla struttura GHF. È il terzo episodio del genere in tre giorni. IDF nega, però ieri ha ammesso per la prima volta di aver sparato - ma a solo scopo di avvertimento, sostiene - contro persone. I bersagli sarebbero stati "diversi individui sospetti" che si dirigevano verso i soldati.

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