SI CHIUDE QUI LA DIRETTA DI FOGLIEVIAGGI
Fermate 40 delle barche, persi i contatti con la Mikeno
"Nelle scorse ore - scrive la Federazione dei lavoratori della Conoscenza CGIL -
ci sono giunti alcuni quesiti e sono state diffuse, strumentalmente, informazioni false;
per queste ragioni intendiamo fare chiarezza. A seguito dell’attacco alla Global
Sumud Flotilla da parte dello Stato di Israele e della condizione in cui versa
la popolazione civile di Gaza, la CGIL ha proclamato uno sciopero generale
per l’intera giornata del 3 ottobre 2025. Tale iniziativa coinvolge
anche tutti i settori della conoscenza, incluso il personale della scuola".
"Nella stessa giornata - prosegue la FLC - è stato proclamato da tempo uno sciopero generale
da altro sindacato. Ciò permette a tutti i lavoratori e lavoratrici di aderire allo
sciopero poiché i dirigenti scolastici hanno già provveduto agli adempimenti obbligatori
necessari: raccolta delle intenzioni del personale, comunicazione alle famiglie
e organizzazione delle prestazioni indispensabili. Si invita tutto il personale dei settori
della conoscenza a partecipare con convinzione allo sciopero. Ricordiamo che, in virtù
della proclamazione dello sciopero generale da parte della CGIL, possono aderire tutti
i lavoratori, sia chi non ha espresso precedentemente la propria intenzione, sia chi
si era espresso negativamente. Al contrario, chi ha già comunicato l’adesione
allo sciopero non può più revocarla: la dichiarazione fornita sarà utilizzata ai
fini della trattenuta stipendiale, secondo quanto previsto dall’Accordo del 2 dicembre 2020
sulle norme di garanzia in caso di sciopero".
Le autorità israeliane sono intenzionate a fare un unico provvedimento giudiziario di espulsione coatta di tutti i membri della Flotilla arrestati. Il trasferimento avverrebbe lunedì 6 e martedì 7 all'aeroporto di Ben Gurion con due voli verso due capitali europee, non in Italia, probabilmente Madrid e Londra. Partirà subito chi accetterà di lasciare volontariamente Israele. Per chi rifiuterà l'espulsione immediata, sarà necessario un provvedimento di respingimento dell'Autorità giudiziaria israeliana, che potrebbe richiedere 48-72 ore.
Dopo Salvini, ennesimo attacco della Meloni al sindacato: "Il popolo italiano
- ha detto a Copenhagen - affrontera' nei prossimi giorni, temo, diversi disagi
per una questione che mi pare c'entri poco con la vicenda palestinese e
c'entri molto con le questioni italiane. E del resto ce lo spiegano i sindacati,
perche' mi sarei aspettata che almeno su una questione che reputavano cosi'
importante non avessero indetto uno sciopero generale di venerdì perché
il weekend lungo e la rivoluzione non stanno insieme".
Qui l'ultimo rilevamento della barca Mikeno nelle acque antistanti Gaza, secondo
marinetraffic.com
L'agenzia ANSA riassume lo stato delle proteste in Italia dopo l'abbordaggio israeliano
della Global Sumud Flotilla. Dopo i cortei di ieri sera - riporta l'Ansa - anche stamattina
'sono tante le occupazioni, i sit in e le iniziative davanti alle scuole e negli atenei'.
Fra gli altri, blocchi e proteste si segnalano o si annunciano in vari istituti romani
e alla facoltà di Lettere della Sapienza; a Torino, Bologna,
alla Statale di Milano, a Genova. A Napoli nel pomeriggio manifestazione in piazza del Carmine.
Secondo il tracker della Flotilla al momento risultano in navigazione la Mikeno (in effetti ferma al largo delle acque di Gaza da oltre un'ora,
non è dato capire se ancora in controllo dell'equipaggio);
la Shireen e la Summertime Jong (le due imbarcazioni di supporto legale) che stanno facendo rotta
verso Cipro; la Marinette, che è molto distante dalle altre imbarcazioni. Risultano intercettate Adara, All in,
Alma, Aurora, Captain Nikos, Dir Yassine, Florida, Free Willy, Grande Blu, Hio, Huga, Jeannot III, Karma,
Mohammad Bhar, Morgana, Otaria, Oxygono, Seulle, Sirius, Spectre, Yulara. Tutte le altre risultano "presumibilmente intercettate",
ma mancano certezze sulla situazione effettiva.
ECCO I VIDEO E GLI APPELLI DEGLI EQUIPAGGI BLOCCATI NEGLI ABBORDAGGI
Secondo il tracker della Flotilla e tv turche l'imbarcazione Mikeno è nelle acque di Gaza. Risultano ancora in navigazione
più distanti, Ahed Tamimi, Marinette, Paola I.
La Flotilla ha emesso un comunicato ufficiale
sui fermi marittimi avvenuti durante la missione verso Gaza. "Diverse imbarcazioni -
in particolare Alma, Surius e Adara - sono state illegalmente intercettate e
abbordate dalle forze di occupazione israeliane in acque internazionali.
Prima di salire illegalmente a bordo delle navi, sembra che le navi da guerra
israeliane abbiano intenzionalmente danneggiato i sistemi di comunicazione delle navi,
nel tentativo di bloccare i segnali di soccorso e interrompere la trasmissione
in diretta dell'abbordaggio illegale".
"Oltre alle navi di cui è stata confermata l'intercettazione - continua la Flotilla -
si è persa la copertura in diretta e la comunicazione con molteplici altre imbarcazioni.
Stiamo lavorando alacremente per rendere conto di tutti i partecipanti e dell'equipaggio.
Condivideremo aggiornamenti non appena avremo confermato le informazioni sullo stato delle navi,
gli arresti, i feriti e le potenziali vittime".
"Si tratta di un attacco illegale contro operatori umanitari disarmati in acque internazionali.
Chiediamo ai governi, ai leader mondiali e alle istituzioni internazionali di esigere la sicurezza e il
rilascio di tutte le persone a bordo e di continuare a monitorare da vicino la situazione.
Nonostante l'intercettazione di alcune imbarcazioni, la Flottiglia Globale Sumud si trova
a 70 miglia nautiche dalla costa di Gaza e continuerà senza farsi intimorire".
IL ministro Crosetto al TG1: "Mi auguro che tutto avvenga con calma e razionalità.
Le barche sono circondate e dovrebbero essere portate nel porto di Ashdod,
dove poi ci attiveremo per verificare come far rientrare i nostri connazionali.
L'importante è che tutto avvenga senza violenza, senza alcun rischio". Lo ha detto al Tg1 il ministro della Difesa Guido Crosetto sull'intercetto da parte della marina israeliana nei confronti delle barche della Flotilla, ormai in prossimità della costa di Gaza.
La Flotilla conferma che più di venti imbarcazioni sono comparse sui radar a 3 miglia
nautiche di distanza. "Potrebbe essere - dice il comunicato - un blocco navale. Ma vogliamo che sia chiaro:
non ci faremo intimidire cè da minacce nè da
attacchi nè da qualsiasi tentativo che venga messo in atto per proteggere
l'assedio illegale di Gaza".
Una dozzina di imbarcazioni al momento sconosciuto si stanno avvicinando lentamente alla Flotilla. Lo ha detto
il deputato del Pd da bordo. Sono a circa 5 miglia. Scotto ha anche detto
di aver appreso che fra poco la missione sarà intercettata e interrotta. La Turchia, intanto, ha evacuato
11 persone da una delle imbarcazioni degli attivisti.
Un annuncio dalla Flotilla su Telegram: "Siamo al passaggio finale, il più critico.
IL nuovo tracker Sumud Nusantara mostra che siamo all'interno della Zona ad alto rischio R3,
ci stiamo avvicinando al punto in cui fu intercettata la precedente missione con
l'Handala, e oltre il punto in cui fu intercettata la Madleen. Ci siamo quasi, ogni ora conta.
Continuate a tenere gli occhi fissi sulla nostra posizione."
Al tramonto di oggi, mercoledì 1 ottobre, inizia il digiuno dello Yom Kippur,
il giorno più sacro del calendario ebraico, che terminerà 25 ore dopo, nel pieno del 2 ottobre.
Ed è proprio nello Yom Kippur,
la festa dell'espiazione e la più sacra delle celebrazioni ebraiche, che potrebbe verificarsi
lo showdown israeliano contro la Global Flotilla.
Durante lo Yom Kippur la comunità si raduna in sinagoga e prega chiedendo perdono per le colpe commesse
nel corso dell’anno nei confronti di Dio. Per le colpe commesse contro il prossimo si chiede perdono alle persone
contro le quali si è peccato. Nell'occasione, si è tenuti al digiuno totale e alla preghiera.
I negozi sono chiusi e sono sospese anche le trasmissioni televisive.
Oltre al digiuno la giornata
prevede altre proibizioni: non bisogna lavarsi, né usare profumi, né indossare scarpe di pelle,
né avere rapporti sessuali. È necessario abbandonare tutti i bisogni corporei per impegnarsi solo in attività
spirituali come la preghiera e la penitenza.
Lo Yom Kippur è legato a un'altra vicenda drammatica nella storia di israele: l'attacco improvviso da parte
degli eserciti dell'Egitto e della Siria nel 1973 che colse di sorpresa la dirigenza politico-militare
israeliana nel pieno della giornata festiva, mettendone in forte difficoltà le Forze di difesa.
La Flotilla sono"persone, una missione umanitaria che non avrebbe avuto luogo se Israele avesse permesso l'ingresso di aiuti" a Gaza. Lo ha detto il presidente del Consiglio spagnolo Pedro Sanchez. "Non rappresenta un pericolo o una minaccia per Israele, quindi spero che Netanyahu ne tenga conto".
In caso di blocco, sequestri, arresti "siamo pronti a proclamare, in modo tempestivo, uno sciopero generale che riguardi tutte le lavoratrici, tutti i lavoratori, di tutti i settori pubblici e privati". Lo ha detto Maurizio Landini, leader della Cgil. "Un atto di quella natura in acque internazionali - ha aggiunto - sarebbe un atto di guerra contro chi vuole svolgere una missione per riaffermare la pace". "Non tollereremo" lo sciopero improvviso, replica Salvini.
In un comunicato congiunto dei ministri degli esteri di Grecia e Italia rilanciato dalla Reuters si chiede al governo di Israele di "assicurare l'incolumità e la sicurezza dei partecipanti, e di rendere possibili misure diplomatiche di tutela". Meloni, da parte sua, giudica non 'responsabile' la continuazione dell'operazione Flotilla, e accusa: "Forse le sofferenze del popolo palestinese, diciamo così, non erano la priorità". A stretto giro risponde il ministro degli esteri israeliano Gideon Sàar: "Fermate questa provocazione di Hamas-Sumud. Non è troppo tardi. Vi preghiamo di consegnare qualsiasi aiuto in vostro possesso in modo pacifico attraverso il porto di Cipro, la marina di Ashkelon o qualsiasi altro porto della zona verso Gaza".
"Ora siamo a 118 miglia nautiche da Gaza, a sole 8 miglia nautiche dal punto in cui la Madleen è stata intercettata".
È l'ultimo report da bordo dell'Alma, con la Sirius l'altra imbarcazione
intercettata nella notte da una nave israeliana, "che ha lanciato un attacco informatico che ha causato gravi danni
ai nostri dispositivi". "Continuiamo ad avere problemi di connettività di navigazione - spiegano su Instagram dalla barca -
eppure, continuiamo a navigare".
Secondo il Times of Israel, che cita anche altri media israeliani fra cui Haaretz e
Channel 12, la Marina di Tel Aviv si prepara a abbordare le imbarcazioni della flottiglia
e a trasferire
gli equipaggi su una nave militare, e da lì nel porto di Ashdod,
per le successive espulsioni. L'abbordaggio dovrebbe essere preceduto da un warning con altoparlanti agli attivisti
perchè tornino ai paesi di povenienza. Anche le barche verrebbero trainate fino a
Ashdod, ma le forze israeliane sono pronte anche a affondarle.
I media israeliani riportano che 600 uomini delle forze dell'ordine
gestirebbero i trasferimenti dal porto a una struttura militare nel sud del paese
durante la festività dello Yom Kippur, il 2 ottobre. Le espulsioni avverrebbero giovedì 3. Secondo Channel 12,
chi rifiuterà l'espulsione sarà processato da un tribunale ad hoc nella prigione di
Ketziot. Secondo le stesse fonti, otto ambulanze sono state dislocate sulla fascia costiera,
e diversi ospedali sono stati messi in massima allerta.
Questa notte ha lasciato la flottiglia, oltre alla nave militare
italiana, anche quella di Emergency, per non rischiare il sequestro
dello scafo e dei macchinari.
"Questa potrebbe essere l'ultima lettera da qui..."Lo scrive su X
David Adler, uno dei militanti della Flotilla, che l'altro giorno aveva
spiegato "da ebreo" le ragioni della sua presenza a bordo.
Riccardo Ricciardi, capogruppo 5 stelle alla Camera, pubblica
una foto con credit Marco Croatti e questo post su Facebook:
"Quella nave là in fondo è Israele. Laggiù c’è un governo genocida;
da questa parte c’è chi disarmato porta aiuti. Secondo la nostra premier
sono quelli che stanno facendo questo video che mettono a rischio la pace".
"Nelle prime ore del primo ottobre le forze di occupazione navale
di Israele hanno lanciato una azione intimidatoria contro
la Global Sumud Flotilla". Un comunicato della Flotilla medesima
racconta: "Una delle nostre imbarcazioni guida, Alma,
è stata avvicinata in maniera aggressiva da una nave da guerra
israeliana per vari minuti". Nello stesso tempo,
le comunicazioni a bordo - circuiti chiusi inclusi - sono
state bloccate da remoto. La nave israeliana - denuncia la missione -
si è avvicinata pericolosamente, tanto da costruingere l'Alma
a una manovra di evasione "per evitare una collisione frontale".
"La nostra missione - scrivono gli organizzatori - è chiara:
rompere l'assedio illegale di israele a Gaza, sostenere il popolo palestinese
e portare aiuti a una popolazione minacciata dalla fame e dal genocidio".
La Global Sumud Flotilla è a 120 miglia nautiche dalla costa di Gaza. Navi e sommergibili israeliani operano nell'area di mare intorno alle imbarcazioni.