BABYKILLER
E SNIPER IN BOSNIA
QUANDO L'EUROPA
È UNA SERIE SPLATTER

(

clicca qui per iscriverti alla NEWSLETTER di foglieviaggi



Titolo: Operazione Grimm.

Trama: un’organizzazione internazionale recluta online ragazzini minorenni per commettere omicidi. A pagamento, s’intende. Una rete sta prendendo piede in Europa, il cui scopo è “Violence-as-a-Service”: la violenza, omicidi compresi, a noleggio. Se ne accorge Europol, che riesce a smantellare l’organizzazione, con l’arresto di duecento persone.

Personaggi e interpreti:

L’istigatore - ordina il “colpo” e lo paga a suon di decine di migliaia di euro. Un omicidio su commissione può arrivare a 20mila euro. Il reclutatore non scende mai direttamente in campo, opera da remoto, quasi sempre dall’estero.

Il reclutatore – online 24 ore su 24. Opera su Telegram, Instagram e si insinua nelle chat dei videogiochi. Figura fondamentale, individua e contatta i futuri killer: quasi sempre minorenni.

Il facilitatore – prepara l’operazione, curando ogni particolare: dalle armi alla logistica. Teleguiderà il ragazzino armato, dall’inizio alla fine.

Il babykiller – figura fondamentale: minorenne senza precedenti penali, dunque un fantasma per la polizia. È l’unico che pagherà nel caso di incidenti sul lavoro. Tutti i rischi sono suoi.

L’esca è rappresentata da un facile e cospicuo guadagno presentato come fosse un gioco. Il limite tra finzione e realtà è completamente azzerato.

Ambientazione: è dalla Svezia che è partito tutto. Poi il fenomeno si è rapidamente diffuso: in Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Islanda, Germania, Spagna, Norvegia e Paesi Bassi. L’Italia pare immune, almeno al momento. L’anno scorso – secondo i dati citati da Roberto Cosentino, su Login del Corriere della sera – “la polizia stima che nel 2024 circa 1700 minori di 18 anni fossero membri attivi di reti criminali. I casi di omicidio con sospettati under 15 sono passati da 31 nei primi otto mesi del 2023 a 102 nello stesso tempo del 2024”.

Oltre agli omicidi, si è scoperto che su commissione, su Telegram, venivano organizzati anche attentati con esplosivi, traffico d’armi e riciclaggio di denaro.


********


Seconda storia. Altro genere, altri protagonisti.

Titolo: Cecchini del weekend

Trama: durante la guerra in Bosnia – tra il 1992 e il 1996 - c’era chi pagava per andare sulle colline di Sarajevo, allo scopo di appostarsi sopra la cosiddetta “Sniper Alley” e sparare alle persone che camminavano per strada, inconsapevoli e indifese. Tra i partecipanti al “Safari Sarajevo” c’erano uomini d’affari, professionisti e persone facoltose. Tra di loro, pare, addirittura un chirurgo plastico milanese.

Personaggi e interpreti: la Procura di Milano sta indagando sui professionisti che, per puro divertimento, pagavano cifre consistenti per questi safari, durante i quali potevano uccidere – pagando cifre più alte del tariffario “normale” – anche bambini. Al centro delle indagini ci sono numerosi professionisti e uomini d’affari con la passione delle armi. Il primo a denunciare i fatti è stato lo scrittore Ezio Gavazzeni. Nel 2022 il regista sloveno Miran Zupanič li raccontò nel documentario “Sarajevo Safari”.

Ambientazione: la meta, Sarajevo, era raggiunta dal Nord Italia, passando per Trieste. Ma dalle indagini della Procura di Milano, ora in corso, risulterebbe che questo turismo di guerra in quegli anni fosse diffuso in tutta Europa, con l’assenso delle milizie Serbo-bosniache che avevano il controllo delle colline.

AVVERTENZA: sia l’Operazione Grimm sia la storia dei Cecchini del weekend, nonostante le apparenze, non sono serie televisive, true crime. Purtroppo sono storie vere.

Press ESC to close