SPACE DAYS
COSMONAUTI
SUL GRAN SASSO

Il 5 luglio un cosmonauta è spuntato sul Gran Sasso a pochi metri dall’Osservatorio Astronomico d’Abruzzo, a 2.150 metri di altitudine. Vale la pena verificare. Non si tratta di uno scherzo, né di un colpo di sole. Un via-vai di auto, motociclette, biciclette e navette di collegamento del Comune affolla la ss 17 bis che sale all’albergo di Campo Imperatore; la funivia è chiusa per manutenzione. Tanti turisti, eppure molti sono distratti.



La scultura, scolpita a mano in cedro atlantico, di dimensioni 230x90x80 cm, si intravede da lontano.

Si tratta dell’installazione temporanea ‘Space Days Vol.III’ realizzata dall’artista bellunese Fabiano De Martin Topranin, presentata al pubblico il 5 luglio, promossa da Dolomiti Contemporanee e dall’Osservatorio-Astronomico d’Abruzzo dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF).



L’installazione è suggestiva e finisce per mescolarsi con l’ambiente circostante. Lontano dal piazzale e dalla folla si apprezza la bellezza della scultura solitaria. Rivolta verso la vetta di Corno Grande, riflette la vetta nella piastra di ferro, in vernice cromo, che copre il volto proprio come in un casco da astronauta.



L’obiettivo è quello di trattare in maniera innovativa il tema dell’esplorazione astronomica, creando un dialogo tra il paesaggio naturale e i luoghi deputati allo studio dello spazio; un viaggio simbolico dagli spazi delle Dolomiti all’Osservatorio Astronomico d’Abruzzo, il più alto d’Italia.

“L’Osservatorio, con cui abbiamo attivato una collaborazione straordinaria, ha perfettamente compreso e condiviso la nostra attitudine esplorativa e dunque portiamo l’opera più recente di Fabiano De Martin Topranin a Campo Imperatore.” (Dolomiticontemporanee.net)



Fa eco il direttore dell’OA Abruzzo Enzo Brocato: “Abbiamo raccolto con interesse l’idea di creare un punto di contatto tra arte e ricerca con Dolomiti Contemporanee nella nostra sede di Campo Imperatore. L’accostamento può sembrare ardito, al contrario l’artista e il ricercatore si impegnano entrambi utilizzando la loro creatività per andare oltre i confini del noto o dell’ovvio.”

Fabiano De Martin Topranin collabora da tempo con Dolomiti Contemporanee. Le sue sculture lignee silenziose hanno costruito dialoghi sospesi con gli spazi che le hanno ospitate.


(Fabiano De Martin Topranin, Altopiano di Fanes 2017 - foto di Gustav Willet)


La serie ‘Space Days’ tratta il tema dell'esplorazione spaziale attraverso una serie di cosmonauti, dapprima piccoli, poi più grandi fino a grandezza naturale; rappresentano il desiderio e l’ansia della ricerca, che accomuna gli uomini d’arte e di scienza.

“La speranza” - conclude Brocato - “è che i panorami di questa magnifica montagna insieme alle cupole dell'osservatorio e all'opera dell'artista destino curiosità, stimolino domande e ci ricordino come lo spettacolo degli ambienti naturali, la ricerca della conoscenza, la sorpresa dell'arte e della cultura siano una potente alternativa agli scenari di guerra e distruzione".

L’installazione resterà esposta fino al 30 settembre 2024, con la collaborazione e il patrocinio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e del Comune de L’Aquila.

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