GIRA E RIGIRA
L'ABRUZZO LENTO
CON GLI ASINELLI

“L’Abruzzo è un grande produttore di silenzio… è ancora una terra di sentieri, cavedagne e tratturi…”(Giorgio Manganelli, La favola Pitagorica, Adelphi 2005).

Così si mostra oggi, ancora a tratti, nelle Terre della Baronia (L’Aquila), dove la natura conserva ampie praterie e paesaggi rurali di pregio; quelle terre che nel basso Medioevo appartenevano alla Baronia di Carapelle (Barisciano, Carapelle, Castelvecchio Calvisio, Santo Stefano di Sessanio e Calascio.)

Dal 2017, a Santo Stefano di Sessanio esiste una nuova realtà gestita da una giovane coppia aquilana. Chiara Ciaglia, insieme al marito Luigi Calabrese, ha aperto un’attività di trekking someggiato, con gli asini. Una forma di turismo lento che si oppone a quello di massa, permettendo di scoprire la cultura e le tradizioni del posto, con il tempo di metabolizzare l’esperienza e favorire il concetto di sostenibilità. “Gira e Rigira” è il nome del loro progetto.

(Il logo di Gira e Rigira)


Come nasce la vostra idea del trekking con gli asini?

“Io e Luigi ci conoscevamo da tanto tempo, anche se veniamo da mondi e esperienze diverse. Io sono laureata in Economia e Commercio, ho un master in Economia della Cooperazione e esperienze di Erasmus all’estero inerenti al turismo. Lui è un artigiano del legno. Ci siamo trovati per la forte passione comune per la montagna; siamo guide escursionistiche. Ho unito tutte le mie competenze e passioni cercando di realizzare un’idea. Con Luigi abbiamo costruito il progetto, individuando Santo Stefano di Sessanio come posto ideale. Oggi siamo sposati e questa è la nostra attività principale.”

Le altre realtà abruzzesi che lavorano con gli asini sono dello stesso tipo?

“Sono tutte storie diverse in cui il fattore comune è l’asino. Il centro di Introdacqua (AQ) Asinomania è stato il primo in Italia dove si fa onoterapia, operando una rivalutazione dell’asino negli aspetti più moderni, come le attività didattiche, gli aspetti nutrizionali e la pet-teraphy. Noi facciamo trekking, abbiamo seguito un corso di formazione.”

“Il trekking tematico che proponiamo” - racconta ancora Chiara - “è un vero e proprio viaggio nel tempo e nello spazio.” Il tema di fondo che accompagna le uscite è un libro di Estella Canziani scritto nei primi del ’900 (‘Attraverso gli Appennini e le Terre degli Abruzzi – Paesaggio e vita contadina’). Una sorta di diario di viaggio che raccoglie descrizioni dei paesi, della vita dei pastori e dei contadini d’Abruzzo corredata da 24 splendide illustrazioni.


(Santo Stefano di Sessanio dipinto da Estella Canziani)


“Ripercorriamo una parte del cammino che l’artista e viaggiatrice inglese compì più di un secolo fa" - continua Chiara - “confrontando il prima e il dopo attraverso incontri con gli artigiani e gli abitanti del luogo. L’abbiamo realizzato con diverse collaborazioni, la più importante con il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università dell’Aquila. E abbiamo interpretato il viaggio anche in chiave teatrale.”



Oggi più che mai tanti avvertono il bisogno di riscoprire un rapporto diverso con la natura, con il tempo e con lo spazio; proprio quello che Chiara e Luigi sono riusciti a fare.


(Chiara Ciaglia)



(Luigi Calabrese)


“C’è una divisione dei compiti nel nostro lavoro” - spiega Chiara - “Luigi si occupa dell’aspetto pratico e io della contabilità e della gestione. Gli asini richiedono una presenza giornaliera, mangiano tre volte al giorno e devono essere accuditi. Abbiamo iniziato con due animali in affitto temporaneo. Oggi ne abbiamo comprati 10. Il trekking someggiato offre escursioni che favoriscono lo scambio con la comunità. Si parte dal giardino degli asinelli, la nostra sede operativa su un terreno che i proprietari hanno offerto in comodato d'uso gratuito.”



“Il tour consiste in uscite dai 3 ai 5 giorni alla scoperta delle Terre della Baronia nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso. Durante le escursioni i partecipanti conducono gli asini, imparano a conoscerli e a entrare in relazione con loro. Gli asini sono intesi come compagni di viaggio, che possono aiutare il gruppo a trasportare zaini e bagagli, qualche volta i bambini quando si stancano.”



Ogni giorno il gruppo tocca un paese diverso. Da Santo Stefano di Sessanio si arriva a Castel del Monte per poi proseguire verso Calascio; si riscende a Castelvecchio Calvisio per chiudere l’anello tornando a Santo Stefano.

Il Trekking someggiato e l’asineggio (maneggio fatto con l’asino per gruppi di ragazzi) rappresentano una nuova frontiera dell'Abruzzo green. Per vivere un territorio bisogna esplorarlo e queste esperienze danno un valore aggiunto, rendendo speciale il viaggio.

Perché gli asini?

“Diciamo la verità, siamo cresciuti con un’idea errata su questo bellissimo animale che, come tutti gli esseri viventi, ha i suoi pregi e i suoi difetti; sicuramente la testardaggine è una delle sue caratteristiche principali, ma non l’unica. Gli asini sono stati utilizzati per secoli come mezzi di trasporto. Ma la loro natura li rende perfetti compagni per adulti e piccini. Sono animali intelligenti e sensibili, capaci di stabilire un forte legame con gli esseri umani; animali curiosi, mai invadenti, docili nell’approccio e abituati a muoversi lentamente. È difficile che incutano timore o paura nell'accompagnatore. Al contrario, se ci mostriamo ansiosi o nervosi, saranno loro a prendere le redini della situazione e a infondere serenità.”


(Gli asini di Chiara e Luigi)


L’equino dal muso bianco amico dell'uomo è simbolo della vita agreste.

La leggenda narra che alcuni angeli, riconoscendo le doti di pazienza, di umiltà e resistenza dell’asino, lo condussero in Paradiso. Giunto sulla soglia, l’asino non volle più proseguire; aveva intravisto delle persone che gli avevano fatto del male. Non era entrato in Paradiso ma ci aveva infilato il muso che, illuminato dalla luce divina, era diventato bianco come la neve. Fu così che da allora tutti gli asini nacquero con quella caratteristica.



Chiara e Luigi vivono a L’Aquila, una scelta obbligata perché hanno un bambino e nel paese non c’è un nido d’infanzia. Pur essendo un borgo turistico, poche persone vivono a Santo Stefano di Sessanio, e si avverte la mancanza di servizi essenziali e di una comunità che possa in qualche modo sostituirlii.

Quella di Chiara e Luigi non è l’unica realtà di questo tipo in Abruzzo. La scommessa non è un azzardo, ma un investimento, se posto all’interno di una rete che condivide le stesse scelte.

https://www.giraerigira.info

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