Inside out, il gioco della mente

Inside out, il gioco della mente

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CHAT-GPT, vorrei che mi esponessi il tuo parere sul film "Inside Out".

"Inside Out" è un film d'animazione prodotto dalla Pixar Animation Studios e distribuito dalla Walt Disney Pictures. Uscito nel 2015, il film è stato diretto da Pete Docter. "Inside Out" ha ricevuto acclamazioni dalla critica e dal pubblico, ed è considerato uno dei migliori lavori della Pixar, che è nota per la sua capacità di affrontare temi emotivi e complessi in un modo accessibile e commovente per tutte le età.

Il film esplora il mondo delle emozioni umane attraverso la storia di Riley, una ragazza di 11 anni che si trasferisce in una nuova città. Le sue emozioni – Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto – sono personificate e vivono nella sua mente, controllando le sue reazioni e pensieri. Ogni emozione ha un ruolo chiave nello sviluppo psicologico di Riley e le interazioni tra queste emozioni formano il cuore della trama.

Il punto di forza di "Inside Out" è la sua capacità di trattare argomenti complessi come l'importanza della tristezza, la memoria, il cambiamento e la crescita personale di un individuo. Attraverso una narrazione avvincente e visivamente accattivante, il film riesce a spiegare in modo semplice e diretto come le emozioni lavorano insieme per formare l'identità e il benessere di una persona. Dal punto di vista educativo è un film eccellente: può aiutare bambini e adulti a comprendere meglio le proprie emozioni e le dinamiche interne che influenzano il comportamento. La rappresentazione visiva delle emozioni come personaggi distinti facilita la comprensione dei concetti psicologici complessi.

Sul piano tecnico, "Inside Out" è anche un capolavoro d'animazione. La Pixar ha creato mondi interni ricchi di dettagli e colori vividi, che rendono la mente di Riley un luogo magico e complesso al tempo stesso.

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La mente sembra funzionare sulla base di una collaborazione, la più armonica possibile, tra le emozioni. Ciascuna emozione prende il comando quando stimoli sensoriali, interni o esterni, la attivano. Ma non devono prevalere troppo l’una sull’altra, altrimenti possono creare seri disturbi psichici, ben rappresentati nel film dal crollo di strutture che formano i vari aspetti dell’identità. Nel film non c’è un Io razionale che guida le emozioni. È una autogestione collettiva. Questa assenza di un “capo” ha lasciato perplessi molti commentatori, sopratutto chi non sapeva nulla di neuroscienze. Probabilmente avrà sollecitato discussioni anche tra specialisti, giacché come funzioni la mente non ha una sola spiegazione.

Sai dirmi quali neuroscienziati hanno partecipato alla sceneggiatura e alla scenografia del film?

Per assicurarsi che "Inside Out" rappresentasse in modo accurato i processi psicologici ed emotivi, la Pixar ha consultato diversi esperti di neuroscienze e psicologia. I due neuroscienziati principali che hanno collaborato alla realizzazione del film sono:

**Dott. Dacher Keltner** - Professore di psicologia alla University of California, Berkeley. È noto per i suoi studi sulle emozioni, il comportamento sociale e la psicologia positiva

e il **Dott. Paul Ekman** - Psicologo e pioniere nello studio delle emozioni e delle espressioni facciali. È riconosciuto come uno dei massimi esperti mondiali sulle emozioni, specialmente per il suo lavoro sulle espressioni facciali universali delle emozioni.

Questi due esperti hanno fornito consulenza alla Pixar per assicurarsi che le dinamiche interne della mente dei personaggi fossero sia affascinanti sia basate su principi scientifici solidi. Il contributo di Keltner e Ekman ha aiutato a garantire che ogni emozione rappresentata nel Quartier Generale di Riley avesse una profondità e una funzionalità che rispecchiasse la comprensione attuale delle neuroscienze e della psicologia emotiva.

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Quanto tempo hanno lavorato?

La produzione di "Inside Out" è durata diversi anni: il lavoro è iniziato ufficialmente nel 2009 e il film è stato rilasciato nel 2015. Quindi, complessivamente, il team Pixar ha impiegato circa sei anni per sviluppare e completare il film. Gran parte di questo tempo è stata dedicata alla ricerca e sviluppo, incluse le consultazioni con esperti di neuroscienze e psicologia per comprendere meglio il funzionamento delle emozioni umane. Questi esperti hanno fornito consulenze per assicurare che la rappresentazione delle emozioni e delle loro interazioni fosse accurata e significativa.

Pete Docter, il regista del film, ha spiegato che la complessità del soggetto e la necessità di raffinare continuamente la storia e i personaggi hanno contribuito alla lunga durata del progetto. La combinazione di queste accurate ricerche, insieme all'innovazione tecnica e artistica tipica dei film della Pixar, ha portato alla creazione di un'opera che è stata acclamata sia per il suo approccio narrativo unico che per la sua profondità emotiva.

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Il sequel è uscito a giugno. Sicuramente hanno iniziato a lavorare prima del 2022. Quindi tu ne hai qualche notizia.

Hai ragione, "Inside Out 2" è stato ufficialmente annunciato alla D23 Expo del 2022, con una data di uscita prevista per il 2024. La regia è stata affidata a Kelsey Mann, mentre Meg LeFauve è tornata a scrivere la sceneggiatura e Pete Docter è tornato a contribuire come produttore esecutivo. Il sequel continua a esplorare il mondo interiore di Riley, l'adolescente, e introduce nuove emozioni oltre alle cinque principali (Gioia, Tristezza, Paura, Disgusto e Rabbia) presenti nel primo film. Questo permette di approfondire ulteriormente la complessità del funzionamento della mente, includendo aspetti come i nuovi ricordi, le esperienze più complesse dell'adolescenza e altre componenti cognitive.

La trama del sequel si concentra su come Riley affronta le sfide dell'adolescenza e come le nuove emozioni influenzano le sue decisioni e le sue relazioni. Queste nuove emozioni amplificano la complessità del funzionamento mentale, rappresentando ancora di più la struttura intricata della psiche umana. In sintesi, "Inside Out 2" mira a espandere l'universo creato nel primo film, fornendo un'analisi ancora più approfondita e sfumata di come le emozioni interagiscono con vari aspetti della vita di una persona, dalle esperienze quotidiane ai sogni e all'inconscio.

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Non hai accesso a dati successivi al 2022 ma hai descritto benissimo il nuovo film. Le emozioni che vengono aggiunte, (si vedono nel trailer ufficiale), sono disegnate in modo da raffigurare molto bene se stesse. Splendido è Imbarazzo che è un ragazzone ciccione, sempre tutto rosso e con il cappuccio della felpa che gli copre il viso. Ansia è brutta e ovviamente super agitata e Ennui (Noia) parla con accento francese: è insonnolita, stravaccata sul divano e se ne frega.

Come nel primo film era benissimo descritta una crisi psicotica vista da dentro (tutte le strutture interne crollavano) nel sequel viene mostrato da dentro un attacco di panico relativo al senso di sè, alla propria identità, rappresentato da un albero che cresce intrecciando i vari rami, che si spezza, o meglio Ansia lo spezza perché ritiene che il senso di Sé di Riley sia troppo buono e intende farlo diventare più aggressivo. Lo scontro questa volta è tra Ansia e tutte le cinque emozioni di base, che hanno ormai imparato a collaborare, per il comando della cabina di guida.

Tra il primo film e il sequel sono passati nove anni. Per la protagonista solo due, ne compie tredici e si avvia verso la pubertà e verso il college. Non è esatto dire che sia un film sull’adolescenza, piuttosto è sul confine. Quindi aspettiamo il terzo. Sperando che non sia tra nove anni.