MINO FUCCILLO
ACQUISTARE
IN CONTO TERZI
Ale, prenditi le scarpe e prendile anche a me...Mi arrangio, mi salvo, dipendo da...familismo umorale. Ale è il nipote, 16 anni. Che tutto o quasi via web trova, compra, conosce. Per lui e per me (tranne l'ultima funzione). Il padre di Ale (quindi mio figlio, anni 44) via web opera per me quando si tratta di soldi: pagamenti, bonifici etc (ma il sito Inps l'ho affrontato da solo). Panico da tastiera, tremor di tocco sbagliato, orografia concettuale con coordinate analogiche... quel che sia. Fatto è che l'elettronico mondo mi vede straniero ma non per questo non turista ed assiduo viaggiatore.
Solo che ci viaggio in viaggio organizzato, mi faccio accompagnare. E la qualità del viaggio dipende dagli umori dei familiari. Familismo umorale: forse è resilienza, oppure adattamento (senile o evoluzionistico?) all'ambiente, oppure ancora solo personale aneddotica miserella. Di sicuro però brivido di piacere, sapor di rivalsa nell'acquistare via web. Dopo massaggio estivo (ma è tradizione pluridecennale) praticato da balneari, ristoratori, tassisti e ogni altro gruppo di mestieri e interessi perennemente "in ginocchio", dopo esser stato massaggiato da loro e da chiunque faccia il prezzo di merci e servizi, soddisfazione vindice nel comprare saltando loro o almeno qualcuno di loro
Come al tempo del change money da lira ad euro, anche stavolta è in atto trasferimento di ricchezza dal reddito fisso a coloro che fanno il prezzo e lo fanno facendo da idrovora sul reddito fisso appunto. Se almeno non imponessero il sovraprezzo della lagna continua. Se almeno non fossero tutti o quasi iscritti d'ufficio nell'elenco "ceti meno abbienti"...
E allora sarà microscopico e meschinello ma meglio un euro alle multinazionali che un euro alle lobby nazionali. E la realtà effettiva schiacciata, soppiantata, mutata dal virtuale? Effettivo a chi? Cosa possa essere la realtà effettiva per una comunità in cui sei su dieci non leggono neanche un libro l'anno (neanche uno di cucina o giardinaggio) e nella quale il 40% dei diplomati legge sì, ma non è in grado di comprendere il senso di ciò che legge. è difficile da dire e comunque è terreno difficile da presidiare per la sua intrinseca caratteristica di torbiera del pensiero logico-razionale-scientifico.
E la democrazia mangiata dal consenso forgiato dai e sui social? La democrazia presuppone (presupponeva) almeno il concetto limite di cittadino che tenta scelte consapevoli e razionali. Nella realtà effettiva questo pensare è eretico e blasfemo. Nella realtà effettiva domina e regna la super fake news secondo cui la gente ha sempre ragione. Nella realtà effettiva si opera, si parla, si vive secondo liturgia da fervente pensiero magico. Quella virtuale, quella "falsa" ha il solo difetto di essere altrettanto e similarmente... vera.