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Cuba
le biciclette
e Sesto

Piccolo girotondo
intorno al mondo

Una recensione di
FABIO ZANCHI

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Ogni volta che Giorgio tornava in redazione all’Unità, in viale Fulvio Testi, era una festa. Un po’ perché Oldrini, persona mite e gentile, tutti lo sentivamo amico. Un po’ perché ci portava in regalo, da Cuba dove era corrispondente, numerosi racconti. A me quei flash piacevano per diverse ragioni. La prima era che Giorgio ha sempre avuto un modo molto piacevole di raccontare. Senza fronzoli, attento a particolari minimi ma significativi, sia che parlasse di giganti come Fidel Castro o come Pablo Neruda, sia che parlasse di Piero, un bolognese ex partigiano, arrivato a Cuba su invito di Che Guevara dopo essere evaso nel 1948 da un carcere della Campania e rifugiato in Cecoslovacchia. Piero, ricorda Oldrini, “era comunista allo stato puro, entrava in casa mia e se aveva sete o fame andava al frigorifero senza chiedere permesso. Ma pretendeva che a casa sua io facessi lo stesso”.



(Ovotaxi a Cuba)


Anche su Fidel i fuorionda erano parecchi e gustosi, raccontati ora in un libro, “Piccolo girotondo intorno al mondo” (Giorgio Tarantola editore Euro 14,50). Uno riguardava la sua abitudine di fare irruzione in piena notte nella stanza dei compagni italiani per discutere di politica, sottoponendoli a una raffica di domande impegnative. Del tipo: “Quanti abitanti ha l’Italia, quanto guadagna un giornalista, quante mele dà un albero in Emilia, quanto grano si produce per ettaro in Pianura Padana?”. Compagno di stanza e di sventura di Giorgio era Renato Sandri, mantovano, forse il conoscitore più profondo dell’America Latina, che aveva accompagnato Enrico Berlinguer nella sua visita a Cuba. Per sua fortuna il segretario del Pci dormiva in un’altra stanza.





Proprio Berlinguer fu protagonista di una disavventura che Oldrini racconta con gusto. Insieme a Fidel Castro il segretario del Pci era salito su un’enorme auto sovietica. Il colonnello capo della scorta “teneva aperta la portiera della monumentale vettura in attesa del segnale di partenza. Berlinguer incautamente chiuse la portiera e si udì un raggelante crac. Era la mano del colonnello, maciullata. Lui non disse nulla”. Il poveretto venne medicato all’ospedale, dove gli ingessarono la mano. “Sei riuscito dove ha ripetutamente fallito la Cia. Far fuori il capo della scorta di Fidel” sussurrò Sandri a Berlinguer”.


Piccolo girotondo
intorno al mondo
di Giorgio Oldrini

Giorgio Tarantola editore
euro 14,50

In questo volume di ricordi Oldrini non dimentica la sua prima patria: Sesto San Giovanni, la città che ha guidato da sindaco e che, subito dopo la Liberazione, ebbe come sindaco Abramo Oldrini, suo padre. Anche in questo caso il racconto è leggero. Il punto di vista è sempre ironico e concentrato sui piccoli particolari, che andranno a formare un mosaico pieno di umanità e, a tratti, gratitudine per le cose e gli incontri che la sorte gli ha elargito.



(Il Capitolio)


Davvero divertente il capitolo dedicato alle numerose biciclette che Giorgio ha avuto fin da piccolo. E che puntualmente gli sono state rubate. Una, persino nella democratica Sesto, benché legata con tanto di catena vicino alla fermata della metropolitana. La più memorabile è stata quella di fabbricazione cinese. Gli arrivò a Cuba con una nave. Impossibile dimenticarsela: “La bicicletta pesava una tonnellata e io affermavo che con pochi ritocchi avrebbe potuto essere trasformata in un carro armato, se mai ci fosse stata l’invasione degli yankee”. Un’altra è quella che Giorgio, da pochi mesi sposato con Tina, scoprì che si poteva vincere con i punti dei detersivi Mira Lanza. Erano tempi, quelli, in cui Oldrini aveva appena cominciato a lavorare all’Unità “senza essere assunto”. Di soldi ce n’erano pochi, “così convincemmo mia mamma, mia sorella, i miei suoceri a passare alla Mira Lanza e alla fine sommando i punti di tutti arrivai all’agognata bicicletta”. Come andò? Ritirata la bicicletta alla stazione ferroviaria di Sesto “arrivai a casa, la parcheggiai davanti al portone, salii per chiamare Tina perché scendesse a vedere la nostra nuova proprietà e quando dopo 5 minuti gliela indicai non c’era più… Rubare la bici dei punti del detersivo è cosa da poveretti”.



(Pullman turistico all'Avana)


Giorgio Oldrini nei prossimi mesi tornerà a visitare Cuba. Ha promesso che racconterà com’è cambiata, proprio a foglieviaggi.com, il sito che ha ospitato alcuni degli articoli pubblicati nel suo “Piccolo girotondo intorno al mondo”.




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