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CASE
A GRATICCIO
E CICOGNE
GERMANIA
DEL MEDIOEVO

Lauf an der Pegnitz, una cittadina dalla atmosfera medievale ci riporta nell’epoca gloriosa degli imperatori e dei manieri.

di GIULIA GIGANTE

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Nel romanzo "Il giocatore" Dostoevskij osservava che il tipico attributo della casetta tedesca è una cicogna sul tetto. A Lauf an der Pegnitz (Lauf sul fiume Pegnitz) ad aver nidificato sul tetto della casa al numero 37 della piazza del Mercato non è una cicogna qualunque, ma è Karl, che ha già dato alla città 13 cicognini e vive lì con Johanna, la sua compagna attuale. Il tutto è raccontato con estrema serietà in un pannello esplicativo sul bordo della piazza della città bavarese; a colpire non è tanto la presenza delle cicogne in città, quanto l’effetto di ridimensionamento delle nostre prospettive abituali che il cartello provoca e che agevola il processo di passaggio a un altro modo di vedere la realtà.

Passeggiando per le vie di Lauf ci si immerge in un’atmosfera medievale appena sfiorata dal tempo, che riporta all’epoca gloriosa in cui questa cittadina bavarese era la meta preferita di Carlo IV, imperatore del Sacro Romano Impero e re di Boemia, che vi aveva fatto edificare il castello di Wenzel per sostarvi nei suoi frequenti spostamenti tra Praga e Norimberga.

Le case a graticcio di Lauf con le tipiche intelaiature in legno e le decorazioni dai colori vivaci - che spaziano dal rosso al bordeaux, dal verde all’azzurro -, il vecchio Municipio collocato al centro della piazza secondo l’antica usanza bavarese, il mulino-arrotino che quasi incessantemente dall’Alto Medioevo affila coltelli, seghe e lame di attrezzi agricoli, il castello posto su un’isoletta sul fiume collegata con un ponte di legno alla terraferma formano un insieme architettonico che è tanto più affascinante perché autentico. Questa cittadina, infatti, rimasta fuori dagli usuali itinerari turistici, si distingue da tante altre proprio perché priva di quella patina di glamour artificioso che trasforma molte di loro in cartoline stereotipate, in un processo di omogeneizzazione che le priva della loro unicità.

(La cicogna di Lauf an der Pegnitz)

La città, il cui sviluppo prese l’avvio nella seconda metà dell’XI secolo da un piccolo insediamento nato intorno a quattro mulini, si trova lungo la Strada dei Castelli (Burgenstrasse), un tracciato di oltre 700 chilometri che taglia longitudinalmente la Germania partendo da Mannheim e protendendosi fino a Praga. Il percorso, che attraversa le regioni di Baden-Württemberg, Assia e Baviera, è costellato di bastioni medievali, manieri e palazzi nobiliari ed è uno degli itinerari più interessanti da seguire per esplorare il paese e scoprire che, al di là di Berlino, Monaco, Colonia e le altre città d’arte più note e frequentate dai visitatori, c’è ancora molto da vedere. E non si tratta solo del patrimonio architettonico, ma anche di paesaggi quasi incontaminati di grande bellezza naturale, chilometri e chilometri di strade che si avventurano per boschi, campi di fiori e colline erbose senza (quasi) traccia di esseri umani. Anche Lauf, pur trovandosi a una distanza di soli 20 chilometri da Norimberga, si raggiunge dopo aver attraversato una foresta secolare.

(Lauf an der Pegnitz)

La città si trova anche all’intersezione di altre due importanti vie che solcano la Germania rivelandone i tesori: la Strada Romantica (Romantische Strasse) - che dalle Alpi (Füssen) termina nel cuore del paese, a Würzburg, e che con i suoi circa 500 chilometri percorribili anche in bicicletta porta ad alcune tra le città tedesche più belle (come Rothenburg ob der Tauber) - e la Strada delle Case a graticcio (Fachwerkstrasse), che è probabilmente la meno nota delle tre. Quest’ultima attraversa verticalmente per circa 4000 chilometri quasi tutta la Germania, dal lago di Costanza fino a sfiorare Amburgo, e la sua peculiarità è di snodarsi lungo un percorso di città – piccole e grandi – la cui architettura si caratterizza per le case a graticcio. Il tracciato della Fachwerkstrasse è il più recente (1990) ed è anche probabilmente uno dei più originali per conoscere la Germania.

Lauf, benché piccola, ha molte storie da raccontare. Tra i molti locali che si affacciano sulla piazza centrale c’è la gelateria Campo, il cui fondatore proviene dalla val di Zoldo, la cosiddetta “valle dei gelatieri” del bellunese. Spinti dalla povertà furono in molti tra gli abitanti della regione ad abbandonare quelle terre e a sparpagliarsi in tutta l’Europa centro-settentrionale portando ovunque la loro maestria di gelatai. I discendenti del pioniere che ha fatto fortuna a Lauf non hanno mai perso il contatto con la terra natia in cui trascorrono regolarmente i mesi invernali rinsaldando le loro radici.

(I Campo, pionieri dell'arte del gelato)

Sempre sulla piazza del Mercato una targa su una delle case più antiche racconta la storia di un illustre giurista il cui nome è ricordato anche e soprattutto… in Giappone. Hermann Roesler, a cui Lauf ha dato i natali, ebbe infatti la ventura di trasferirsi nel 1878 nel paese del Sol Levante come consigliere ministeriale dell’imperatore Meiji. Si trattava di una scelta molto singolare, soprattutto per l’epoca, che fu probabilmente motivata dal fatto che la sua conversione al cattolicesimo lo aveva reso inviso ai concittadini. Fu così che Roesler, partito da una piccola città del Sud della Germania, si trovò a contribuire alla stesura della nuova Costituzione del Giappone, promulgata nel 1899, che si basò, infatti, sul modello tedesco. Il giurista bavarese rimase ancora quattro anni in Giappone e andò poi a morire a Bolzano senza aver più rimesso piede a Lauf.

(Case a graticcio lungo la Fachwerkstrasse)

Al termine di questa gita che ci proietta anche in tempi e luoghi lontani, dopo una capatina al museo dell’Industria che permette di scoprire come vivevano e lavoravano operai e artigiani all’inizio del Novecento, è d’obbligo una sosta in una delle tante Brauerei per provare una delle innumerevoli birre locali, spesso artigianali e reperibili solo sul posto. Una classica chiara come la Bimberla Zoigl, per esempio, o una Doldi aromatizzata al limone, entrambe non filtrate e prodotte proprio a Lauf. Prosit!





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