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LA MILANO DI...
GINO VIGNALI





di Massimo Cecconi

Qual è oggi il suo rapporto con Milano?

Di gratitudine, complicità, rispetto e, perché no, un filo di ammirazione reciproca. Certo, dopo tanti anni vissuti insieme, l’amore e la passione sono passati. Succede a tutte le coppie. Confesso che negli ultimi tempi l’ho anche tradita, cercavo una città che mi desse quello che Milano non era mai stata in grado di darmi. Un figlio? No, non esageriamo, il mare. E così è successo, ma Milano l’ha capito e mi ha perdonato.

Gino Vignali.

Perché vivere oggi a Milano?

Perché, se sei curioso, nessun’altra città italiana ti stimola e ti appaga come Milano. È una metropoli, l’unica che abbiamo e se ami tutto quello che una metropoli ti offre, allora devi vivere qui. Rubo una battuta di Claudio Bisio: “Milano è la città più europea del mondo. Neanche New York è così europea come Milano!”

Margini di miglioramento…

Le solite cose, periferie, traffico, inquinamento, pulizia. Ma proprio perché si tratta di una metropoli non è semplice raggiungere questi obiettivi. È più facile riaprire i Navigli e costruire uno nuovo stadio, per dire due sogni ritenuti impossibili. Ma è comunque giusto osare, una grande città ha il dovere di avere grandi progetti. Il rischio deve essere la norma e non un’eccezione. Come diceva Neil Simon “se Michelangelo non avesse rischiato avrebbe dipinto il pavimento della Cappella Sistina”.

Un luogo, uno solo, che rende Milano speciale?

Per me è scontato, Zelig in viale Monza 140.

Lo Zelig

Spazio agli affetti: un ricordo personale che la lega a questa città?

Il 6 gennaio, il giorno della Befana, quando mio padre mi caricava in auto e mi portava a regalare il panettone ai vigili urbani. Erano gli Anni 50, quindi chi legge ha il diritto di non sapere di cosa parlo.

Un piatto della cucina milanese assolutamente da assaggiare?

Facile, il risotto giallo con l’osso buco.

Sfatiamo una leggenda? Milàn l’è un gran Milàn?

No, non me la sento di sfatare la leggenda, perché a Milano c’è davvero tutto, tranne il mare e il papa. Però… mai dire mai…

In una parola sola: Milano è…?

MILANO.





Gino Vignali
E’ nato a Milano. Il suo nome è da anni legato a quello di Michele Mozzati, un sodalizio nato ai tempi dell’università e che li ha resi celebri come Gino&Michele. Sono tra i fondatori dell’agenda Smemoranda, hanno partecipato alla nascita del cabaret Zelig e ideato l’omonima trasmissione televisiva. In coppia con Michele ha pubblicato numerosi libri, di narrativa e non, tra cui 'Anche le formiche nel loro piccolo s’incazzano' (1991) e 'Neppure un rigo di cronaca' (2000), Il 'Formichetti di Gino&Michele - Dizionario delle Formiche 1990-2020' (2019). Dal 2018 ha pubblicato cinque romanzi gialli per Solferino Editore.



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