di Fausto Delegà
Cari amici lettori che con la passione per le raccolte wild di vegetali commestibili avete seguito le mie scorse righe come Erbaiolo, eccomi di nuovo a voi per proporvi nuove “cacce vegetali” in natura; senza alcuno spargimento di sangue. Non serve arma, se non un piccolo coltellino, e nemmeno carnieri. Solo qualche sacca di buona tela o qualche cestino adatto. Poi, anche quest’anno servirà la passione per le camminate e per salubri mangiate vegetariane o vegane se preferite.
Ma prima di affrontare nuove ricerche vegetali “boots on the ground” (nulla di militare, sia chiaro) per il nuovo anno, vorrei ricordare a voi tutti di andare nella pagina indice di questa rubrica per rileggere le ricerche alimurgiche che proposi lo scorso anno. Una rilettura innescherebbe, spero, la voglia di riprovarci. La stagione è più che favorevole.
Ricordo a voi tutti alcuni nomi che spero vi siano rimasti in memoria per aver già fatto bottini edibili lo scorso anno, ma che ora tornano più che mai possibili e attuali.
Il Silene, il Luppolo selvatico, l’Ortica, il magico Sambuco, l’Aglio Orsino.
Rileggendo quegli articoli potreste riprendere e rifare le vostre scoperte, la piacevoli ricerche in natura, approfittando quest’anno di una primavera con sbalzi estremi di temperatura che hanno fatto esplodere la ricrescita di molti vegetali wild con larghi anticipi, ma che ora, passando dai 25 gradi estivi ai 7/8 gradi attuali, in molte zone stanno prolungando i tempi di raccolta di molte specie che ritardano le maturazioni con relative sfioriture che portano poi alla perdita della buona commestibilitá e che quest’anno invece rimangono ancora molto adatte alla raccolta. Alcuni esempi attuali sono quelli del Silene, ancora in perfetta situazione di raccolta, o del Luppolo che sta ancora gemmando in varie zone golenali. Altra erba in grande spolvero attuale e che ama le fresche piogge di questi giorni è certamente l’ortica, di cui vi scrissi lo scorso anno.
Proprio ieri, in una zona golenale danubiana, qui vicino a Vienna, ho fatto una raccolta di cime di ortica straordinaria per freschezza e croccantezza dei capolini. Già trasformati in ottima crema di ortica. Perciò a voi valutare nelle vostre zone tempi e modi per buoni raccolti alimurgici.
Tenendo presente sempre per le vostre raccolte i consigli che giá diedi nelle scorse pagine dell’Erbaiolo. Luoghi e territori il più naturali e selvaggi possibili, lontani da coltivazioni intensive. Areali dove non vi siano proibizioni ambientali o naturalistiche per le raccolte di vegetazione spontanea; potreste avere a volte pesanti contestazioni da Guardie ecologiche o Polizia locale, o Guardiaparco. Ricordate inoltre che trovando una buona erba edibile o un buon germoglio che vi ho consigliato e proposto, o buoni funghi, non è né necessario né utile né corretto fare incetta degli stessi in grandi quantitá. Limitatevi sempre a volumi gestibili e consumabili in breve tempo.
Ricordate anche che le erbe spontanee e non coltivate dal genere umano in agricoltura intensiva, se mangiate in grandi quantità, specie se il vostro corpo non é mai stato abituato alla ricchezza in sali minerali e sostanze delle erbe selvatiche, potrebbero dare origine (pur essendo assolutamente edibili e salutari) a non piacevoli sorprese intestinali se si esagera nella quantità, perché alla loro potenza come alimenti selvatici ci si deve abituare. Un esempio anche in questo caso che vale per molti: a breve in molte zone saranno presenti le ciliegie selvatiche. Sono nerissime, piccolissime, squisite, adatte a splendide confetture, ma se non siete abituati il mal di pancia sarà assicurato.
Poi comunque anche il palato e i sensi deputati agli aromi per chi di voi sia novello raccoglitore vanno allenati.
Gli amari delle verdure, ad esempio, saranno spesso molto più netti di ciò che acquistate in un supermercato. Gli aromi, le fragranze, i profumi spesso sembreranno molto insoliti e si potranno amare al primo assaggio o al primo fiuto, ma potrebbero risultare non graditi da subito e per sempre, perciò da evitare nelle raccolte.
E mi fermo qui.
Chiudo con un annuncio per future piante di cui vi parlerò a breve: la salvifica Malva, l’umile Erba cipollina e il Rosolaccio - Papaver, Rhoeas.
Lo sai che i papaveri son alti alti alti e…
Alla prossima.