LOLITA
LOBOSCO

di Fabio Zanchi |

LA FRASE – “Il mondo non è stato creato una volta sola, ma tutte le volte che è sopravvenuto un artista originale” (Marcel Proust).


La nuova serie: conferenza stampa

La Bianchina biancorossa targata Bari 111632 torna a farsi vedere sul lungomare. Al volante, spericolata per quanto è possibile a quella scatoletta, c’è ancora lei: Lolita Lobosco, vicequestore. Nata al Vomero, ma diventata ufficialmente barese per meriti televisivi, la interpreta con la solita spigliatezza Luisa Ranieri.


Lolita Lobosco con la sua Bianchina

La terza serie, di quattro puntate, è su Rai 1 da lunedì 4 marzo, in prima serata. Ci arriva sull’onda di un successo che l’ha incoronata leader indiscussa della serialità italiana. Basti dire che l’ultima puntata della seconda serie venne vista da quasi 6 milioni di spettatori.


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Un momento delle riprese della nuova serie

Squadra che vince non si cambia. Vale per il calcio, ma soprattutto in campo televisivo. E dunque, insieme a Luisa Ranieri, 50 anni ottimamente dissimulati, si ritrovano Bianca Nappi, nei panni dell’amica e confidente Marietta, nome vezzoso che nasconde un pm che sa il fatto suo. E ancora Mario Sgueglia (Angelo), Lunetta Savino (Nunzia), Maurizio Donadoni (Trifone), Giovanni Ludeno (Antonio Forte) per citarne solo alcuni.


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Ma il cast si allarga, e la storia si arricchisce. Sì, perché l’affascinante vicequestore, alla ricerca di nuove esperienze dopo i passati fallimenti sentimentali, inciamperà in un uomo che proverà a farle apprezzare nuovi orizzonti. La new entry è Daniele Pecci (Leon), giovane vedovo, gallerista generoso di citazioni proustiane, e non solo.


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Mentre scorre il côté poliziesco, ispirato al romanzo “Terrarossa” di Gabriella Genisi, ci sono novità anche per i compagni d’avventura di Lolita. Il piatto, assai ricco, prevede che Nunzia e Carmela lascino la casa di una vita, per aprire un agriturismo assieme a Trifone, Lello si prepari al ruolo di padre di due gemelli e Antonio tenga testa a Porzia, cercando di non fare troppi errori.



Il tutto sarà giocato, come nelle precedenti puntate, con uno stile molto particolare, che differenzia questa serie dalle altre, di produzione italiana. Nella conferenza stampa di presentazione, tenuta nella sede Rai di via Mazzini, è stato Maurizio Donadoni a cercare le parole adatte per dirlo. “Ogni tanto – ha spiegato – non sai se stai recitando, oppure se stai parlando da persona normale. Non da attore. Il risultato è colorato, gentile, in un momento in cui tanta gentilezza, in giro, non c’è”. Perfetta definizione, per un prodotto che ha saputo incollare le famiglie italiane alla tivù. Perché non è detto che la qualità, per affermarsi, debba essere necessariamente noiosa. Non vedremo, insomma, occhi fissi sull’orizzonte a simboleggiare pensosi struggimenti, né silenzi interminabili quanto insondabili.



I meriti vanno equamente divisi, tra un cast di veri professionisti, di cui Luisa Ranieri è raggiante capofila, la regia affidata a Renato De Maria, un ambiente scintillante come quello che una città come Bari sa offrire. La serie “Le indagini di Lolita Lobosco” è prodotta da Luca Zingaretti, marito della Ranieri, e da Angelo Barbagallo per BiBi Film, con la collaborazione di Rai Fiction e il contributo di Regione Puglia e Apulia Film Commission.


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Il cast



PERSONAGGI e INTERPRETI



Luisa Ranieri è Lolita Lobosco

Daniele Pecci è Leon

Giovanni Ludeno è Antonio Forte

Jacopo Cullin è “Lello” Esposito

Bianca Nappi è Marietta Carrozza

Lunetta Savino è Nunzia

Maurizio Donadoni è Trifone

Mario Sgueglia è Angelo



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