LOADING....!!!!!




e

L'INFINITO
IRONIA E ALCOL
GENTE DI CINEMA
IN CRISI MULTIPLA

di FEDERIGO ARGENTIERI

Umberto Contarello da Padova, con cui ho conoscenza amichevole da 47 anni, ha fatto un gran bel film, “L’infinito”, in uscita nelle sale. Un’opera chiaramente autobiografica, (anche per chi non dovesse conoscerlo), piena di autoironia e che riesce a descrivere assai bene la vita di un uomo di cinema in crisi multipla, che grazie ad una serie di circostanze si riprende riacquistando fiducia e soprattutto il rapporto con la figlia adolescente e rugbista, che si era logorato in concomitanza alla separazione da sua madre.



La paternità un po’ tardiva, gli oltre quarant’anni di differenza con una figlia femmina – parlo per esperienza personale - sono un’arma a doppio taglio: dopo l’idillio dell’infanzia iniziano i problemi e se il genitore si fa prendere dall’ansia di compiacere rischia di fare danni, mentre Elena dice chiaramente che “lo viene a trovare più volentieri quando è felice”. E lui di rimando: “Ma io sono sempre felice quando ci sei”.



Pur non essendo affatto un film comico, ho molto apprezzato e sorriso ad alcune scene e siparietti molto contarelliani: l’esordio bukovskiano e quasi trimalcionico a torso nudo per distanziarsi dai cultori del fisico, confermato poi dall’accasciamento dell’istruttore di canottaggio, che muore durante una lezione, per dire che lo sport fa male; un inquietante accendersi una sigaretta dopo l’altra e lo sbevazzamento a tutte l’ore per la serie “ma che mi frega” (però stai attento, Umberto, dai); una certa cura nel vestire e la ricerca per quanto possibile del lusso, con il maggiordomo tuttofare Lucas che gli ricorda gli stipendi arretrati e lui che risponde “vado in banca a chiedere pietà”.



La scena surreale e tenerissima della gita notturna improvvisata in monopattino, in una Roma deserta, con la suorina della finestra di fronte che guida e lui che la cinge da dietro a mo’ di Leonardo di Caprio in Titanic, è struggente e vale quasi tutto il film: posso sbagliarmi, ma è quello secondo me il turning point, il momento in cui Umberto (Umbe per gli amici e nel film) recupera voglia di vivere, di lavorare e di amare. Quando va a citofonare al convento, la risposta surreale è “vuole suicidarsi?” Fa amicizia con la superiora e vanno assieme al nord, lei per fare i fanghi ad Abano (in realtà per incontrare l’amante), lui per capire meglio alcune cose sui genitori, in particolare sulla madre.



L’incontro con una ex che ha avuto un brutto incidente, e che finisce con un atto sessuale che non gli da soddisfazione, può sembrare un inciampo in direzione della conclusione rasserenante, dopo che ha ascoltato, anzi: auscultato, attraverso il muro, la figliola che parlotta con il fratellastro (un figlio adulto a sorpresa apparso dal nulla poco prima) e gli chiede se la foto di Umbe con l’Oscar è vera o finta. Il tutto è condito da bella musica, bravi attori (il maggiordomo Lucas su tutti, ma anche gli altri) e dall’inconfondibile cantilena veneta del nostro, che in una vita precedente è stato un giovane bravo e coraggioso nell’affrontare pericoli reali.



Ultima notazione: Contarello ama Roma e evidentemente ne è riamato, si vede da tante cose e non solo dai film di Sorrentino, il migliore dei quali per me resta “Il divo”, in cui il nostro faceva un cammeo – un deputato leghista veneto durante l’elezione di Scalfaro. Bravo Umberto, continua così. E tutti voi che leggete, andatelo a vedere.

(ha collaborato Maria Chiara Risoldi)

Condividi su:






ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI FOGLIEVIAGGI

© Tutti i diritti riservati



Ritorna


Foglieviaggi è un blog aperto che viene aggiornato senza alcuna periodicità e non rappresenta una testata giornalistica. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. Le immagini presenti sul sito www.foglieviaggi.cloud provengono da internet, da concessioni private o da utilizzo con licenza Creative Commons.
Le immagini possono essere eliminate se gli autori o i soggetti raffigurati sono contrari alla pubblicazione: inviare la richiesta tramite e-mail a postmaster@foglieviaggi.cloud.
© foglieviaggi ™ — tutti i diritti riservati «all rights reserved»